Lasciamo Tirana e visto il tempo bello decidiamo di tagliare all interno, evitando la costa, cosi risparmiamo circa 200 km però dobbiamo salire 2 passi di 750 e 1050 m di altezza : piano piano, avanti Savoia.
Lungo la strada delle donne vendono frutta e verdura, una di loro, una vecchina vestita di nero, mi fà cenno di fermarmi e mi dà 2 arance per me e 2 per Renè, poi si mette la mano sul cuore e mi guarda con affetto facendomi venire in mente la mia cara mamma e tutte le giovanotte di casa Nogarè.
Un grazie a tutti coloro che con il loro lavoro rendono la vita serena a queste adorabili ragazze di 80 anni e oltre.
Usciamo dall'Albania, ricordando i bei giorni trascorsi grazie alla famiglia Mati e entriamo in Grecia.
Subito un passo a 1500 m, meno male che il tempo è bello altrimenti invece delle bici ci volevano gli sci, e poi giù verso la Calcidica ballando il sirtaki con le nostre bike.
Dopo Salonicco incontriamo un gruppo di svizzeri che con le loro bici vanno da Atene a Pechino e il loro accompagnatore greco ci invita a pranzare con loro.
Fra una ciacola e un morso al panino Renè si accorge che la mia bici ha 2 raggi rotti, nessun problema, fotografato, ripreso e secondo me anche un po invidiato, ripara il tutto.
Una buena suerte al gruppone e via verso il confine turco.
Ma oggi gli Dei han deciso che Renè lavori e allora la ruota del suo carretto si buca e al tramonto vicino al mare la riparazione avviene con velocità pregustando la meritata birra quotidiana.
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