L'ultima volta che venni in questa zona, che amo molto per la sua bellezza e per la bella neve che si trova, ero in compagnia di Pierriccardo, proprio a poche centinaia di metri da Marmora, su una montagna proprio a due passi.
E allora come non pensare a lui per tutta la giornata e dedicargli la gita?

Partito per salire solo il Monte Festa, mi sono reso conto che il dislivello contenuto e la giornata spaziale, potevano consentire di fare qualcosina di più. Da dietro la Chiesa di Parrocchia di Marmora si segue la strada per il colle Intersile, tagliando dove possibile i tornanti per diminuirne lo sviluppo.

Nei pendii maggiormente esposti alla luce del sole la neve sta scarseggiando, lasciando spazio all'erba, tuttavia lungo la strada l'innevamento resta abbondante per un'agevole progressione con le racchette.
Fa caldo, e così mi ritrovo già in maglietta anche grazie all'assenza di vento, oltre al riverbero del calore sulla neve.
Una volta giunto sotto la verticale del Monte Festa, abbandono la strada (che compie un giro più lungo) e salgo per pendii boscosi più sostenuti, con crosta solo parzialmente portante, fino a raggiungere la vetta, contraddistinta da un basamento di pietre e cemento.
Breve sosta, vengo raggiunto da 4 ciaspolari che provengono dal Chiggia. allora mi convinco a proseguire con la bella traversata in cresta, verso la Costa Chiggia.
Breve e divertente discesa al colle con un manto di farina divertente abbondante, poi inizia la graduale risalita sulla facile dorsale.
Qui la neve si presenta come una crosta dura e ventata, ciò rende agevole il cammino.
In circa mezz'ora raggiungo la sommità arrotondata della Costa Chiggia, stranamente poco popolata (solo 3 persone con gli sci) dove mi concedo un bel pranzo con le solite mille leccornie che occupano il 50% del mio zaino.
Visto che è ancora presto, opto per continuare la cresta fino al vicino Monte Buch, qui la neve cambia decisamente, peggiorando, croste di ogni sorta mai portanti, e l'ultima risalita anche se breve, si dimostra faticosa. Raggiungo quella che penso essere la cima del Buch, strapiombante sulla vallata principale della Val Maira, mentre sul alto di Marmora è un ampio panettone spoglio da alberi.
Beh, ora non resta davvero che scendere, tutte ardite vette possibili oggi sono state conquistate!
Scendo direttamente ad un alpeggio visibile 150 metri sotto, dal quale parte una strada a mezza costa che percorre tutto il versante nord della costa Chiggia fino a condurmi sul percorso di discesa classico.
In breve si scende alla cappella di San Teodoro, e da qui a Marmora. Le neve cotta dal sole è una pappetta orrenda, pesante e scivolosa, e tra l'altro inizia a scarseggiare nei prati.
Ah, una nota sulle temperature odierne: CALDISSIMEEEE. Caldo in cima, caldo in salita, caldo in discesa e caldo anche al ritorno a Parrocchia di Marmora, con l'ultimo sole del pomeriggio.

Data: 26 gennaio 2008
Quota max: 2156
Partenza da: Parrocchia di Marmora
Quota partenza: 1548
Dislivello: 800 (effettivi)
Zona: Val Maira Vallone di Marmora
Difficoltà: MC

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