Data la previsione di caldo esagerato, abbiamo cercato un itinerario che ci garantisse sicurezza e comunque tranquillità per non trovarsi nei soliti sovraffollamenti che caratterizzano le giornate a rischio.
E' andata bene; vi era una traccia del giorno prima che è stata molto apprezzata. Quando siamo giunti al Rifugio Rey vi erano tre sciatori (erano gli unici della giornata) che già scendevano; ci hanno detto entusiasti: è bellissima!
Infatti era proprio così! Nella parte bassa aveva già un leggero velo di crosticina ma non dava fastidio.
Nella pineta, le ex piste abbandonate di Beaulard stanno gradualmente rimboschendosi riducendo così i corridoi sciabili e costringendoci ad alcuni passaggi ormai obbligati (la natura con il tempo ristabilisce le sue origini).
Nella parte alta sotto la parete della Grand'Hoche enormi accumuli ed ottimo colpo d'occhio per esaminare gli itinerari sull'altro versante, già molto deneigè fino a quota 2.000.
Giornata più che positiva.


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