Il giorno della partenza e degli addii si avvicina la mia testa è come una lavatrice in piena centrifuga, mi sembra ieri quando in una tenda a 4200 m sul monte Ararat in una bufera di neve, che ci bloccò per due giorni, Renato ed io cominciammo a fantasticare e a condividere questa avventura in bici sulla via di Marco Polo.
Non è facile trovare una persona che abbia le tue stesse filosofie di vita: lo spirito di libertà, la voglia di conoscere genti di altre culture, lo spirito di adattamento, la curiosità di vedere questo fantastico mondo in cui viviamo e che ci stanno rovinando e non ultimo il tempo a disposizione per pedalare per mesi e mesi. (...per quest ultimo "requisito" io devo ringraziare i miei soci Maurizio e Vincenzo che concedendomi il permesso, hanno accolto ed accettato il mio desiderio, riuscendo cosi a liberarsi di un rompiscatole in azienda).
Renato ed io la pensiamo alla stessa maniera. Non ci consideriamo dei no-limits, non cerchiamo performance sportive e sopratutto siamo consci dei ns limiti ma anche convinti della ns volontà di arrivare, anche xchè non avendocelo ordinato nessuno lamentarsi sarebbe doppiamente stupido.
Certo che ogni tanto la paura invia dei file negativi e subdoli al mio fragile cervello egoista di padre e figlio mandandomi in crisi.
Sento che i miei cari subiscono questa decisione e capto che non sono contenti di questa mia voglia di pedalare su strade ed in paesi "pericolosi" che io inguaribile utopista-viaggiatore-sognatore non ritengo tali ma allo stesso tempo mi chiedo se è giusto far soffrire i miei adorati figli, la mia cara mamma e tutte quelle persone che mi vogliono bene con il mio egoismo, camuffato da spirito libero.
Sicuramente in questi mesi mi assalirà la nostalgia di casa ma Federica e Christian sanno che il rapporto che c'è fra di noi è talmente superiore a tutto che anche a migliaia di km loro sono in me ed io vicino a loro.
Eppoi ormai la tecnologia fa si che con tel satellitare, internet, gps e quant'altro si possa rimanere in contatto ovunque e poi, diciamoci la verità, l'amore e la comunione della vita non si hanno vivendo vicino fisicamente ma lontani anni luce come, purtroppo si nota in questa ns frenetica società.
Mi auguro che gli Dei siano buoni con noi 2 bike-pellegrini e che i climi, metereologici e politici, che troveremo non siano dei piu ostili e allora godiamoci questi ultimi giorni casalinghi e poi..........pronti via.
Un grazie di cuore a tutte le aziende che hanno contribuito all'organizzazione del viaggio ( effegi, standardmarmi, pernisagraniti, vis, turnover, sta, deltasistemi, nordwire, aurora, essebizeta modenacostruzioni, smp, pryncicles) e a tutte quelle persone che hanno accolto l'iniziativa 1 euro per 1 km con entusiasmo.
Infine un grazie agli amici della fiocavenmola che hanno dato piu volte risalto al ns sogno e mi scuso fin d'ora con i lettori per la qualità degli articoli che invierò (non sono un giornalista ed inoltre a scuola ero scarso nelle materie letterarie), comunque mi impegnerò di trasmettere le emozioni e le visioni che mi si presenteranno via via lungo la via della seta.

Ps: spero e mi auguro che il nostro amico Pierriccardo, dia alcune dritte al mio angelo custode perchè Lui, di biciclette ne capisce poco.

GIOVANNI SIROTTO