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Escursionismo : Traversata Breil-sur-Roya, Piène-Haute, Airole
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 26/01/25 19:17
Notizia riferita al: 18/01/25
Letture: 400

Prima della chiusura del tunnel del Tenda era tradizione della Compagnia dell'Anello, nel periodo da noi più freddo, frequentare la Valle Roia, in particolare la parte più meridionale, da Breil in giù per intenderci, che presenta caratteristiche climatiche simili alla riviera e permette, quando da noi è tutto secco, di camminare nel verde degli ulivi e della macchia mediterranea.
Con il ripristino della doppia corsa giornaliera dei treni sulla Cuneo Ventimiglia abbiamo pensato di tornare qualche volta in questa valle, dirimpettaia della nostra Valle Vermenagna, partendo da Cuneo col treno delle 6:41 e tornando con quello che parte da Ventimiglia alle 16:20 e arriva a Cuneo alle 19:19. D'accordo, è in ogni caso una sfacchinata, senza contare gli slalom da fare per frequenti scioperi, frane o guasti, ma ritengo che il gioco valga la candela.
Sabato 18 gennaio, con il meteo che prometteva una giornata accettabile, con mia moglie Maria Teresa, decidiamo di tentare la traversata da Breil-sur-Roya ad Airole passando per il delizioso balcone panoramico di Piène-Haute.
Sveglia che è ancora buio, riusciamo ad imbarcarci sul treno delle 6:41 (che ha “solo” 20 minuti di ritardo a causa dei problemi del giorno precedente in Francia che avevano bloccato la circolazione di tutti i treni della linea) e alle 9, zaino in spalla, siamo pronti a partire per la nostra escursione da Breil-sur-Roya (289m).
Dalla stazione, seguendo la strada principale, attraversiamo il ponte sul Roya, costeggiamo il paese e il fiume, che più in basso si allarga in laghetto ove salutiamo due anatre starnazzanti, arrivando in fondo al paese dove riattraversiamo il fiume sul Pont Inferieur e immediatamente sulla destra troviamo la balise n. 2 con le indicazioni per Bancao, Viravourgue e Piène-Haute, con l'aggiunta, scritta a pennarello, di una massima buddista che in italiano dovrebbe suonare così: “Non esiste una via per la felicità. La felicità è la via”.
Imbocchiamo la mulattiera selciata che sale subito decisa a zig-zag guadagnando presto quota e permettendo una bella visuale dall'alto su Breil. Al secondo tornante lasciamo la mulattiera che prosegue diritta e continuiamo sulla sinistra su un sentiero che continua a salire con alcune serpentine portandoci ad ammirare spettacolari ed aerei scorci sul centro storico di Breil-sur-Roya.
Aggirato un costone, incomincia un lungo mezzacosta, caratterizzato da numerosi saliscendi. Ignoriamo diverse diramazioni su ambo i lati del sentiero fino ad un bivio segnalato dalla balise n. 118 ove la nostra prossima destinazione, Piène-Haute, è indicata in ambedue le direzioni. Scegliamo quella di sinistra che contiene la precisazione “par Pointe de Riou” che è la via più breve, trascurando il sentiero che sale a destra per Bancao, Viravourgio e Piène-Haute (Sentier des Huit Vallées GR510).
Dopo aver superato un piccolo impluvio, continuiamo il lunghissimo traversone, sempre trascurando i sentieri minori che dipartono dalla pista principale. In questo tratto ci troviamo in mezzo alla tipica vegetazione mediterranea, tra corbezzoli, lecci, ginepri, lentischi e pini. In alcuni casi questa vegetazione ha invaso anche vecchi uliveti, col tempo divenuti incolti, ma che continuano a produrre le preziose drupe che ormai nessuno più raccoglie...
Nei pressi della Pointe de Riou il sentiero perde quota scendendo a tornanti fino al sottostante Ruisseau de Foiet, il cui guado, nel momento in cui transitiamo noi, è stato agevole, ma che potrebbe presentare qualche difficoltà con acqua abbondante. Questo è il punto della confluenza del Ruisseau de Foiet con il Ruisseau de Bramafam e, poco a monte di questa, sono presenti i resti di un vecchio ponte diroccato e non più utilizzabile.
Oltre il torrente inizia il tratto più ripido della tappa con numerosi stretti tornanti che permettono di riguadagnare velocemente quota andando ad immettersi sulla mulattiera (ormai ridotta a sentiero) che collega Piène-Basse con Piène-Haute. Svoltiamo a destra, traversando in salita fino ai piedi dell'abitato, che raggiungiamo con pochi ultimi tornanti. L'ingresso a Piène-Haute (570m) avviene passando sotto un archivolto che conduce alla piazza centrale del paese.
Per proseguire il nostro cammino bisognerebbe continuare sulla destra, ma è d'obbligo seguire il vicolo a sinistra che sale verso il Castello della Penna e l'Eglise Saint-Marc. Il castello purtroppo non è accessibile, cintato da una malandata recinzione metallica, ma la piazzetta di fronte alla chiesa è una vera terrazza panoramica sulla media Val Roya.
Purtroppo il vento, che finora non ci aveva particolarmente infastidito, qui sulla cresta si fa sentire, ma non ci vieta di ammirare gli angoli suggestivi che gli abitanti di questo villaggio sembra abbiano fatto a gara per crearne uno più bello dell'altro!
Il nome di questa località ha subìto nel tempo parecchi cambiamenti: da “Penna”, nel 1505 quando faceva parte della Repubblica di Genova, a “Piena” nel 1862 sotto i Savoia, fino al 15 settembre 1947 quando venne annessa alla Francia assumendo l'attuale denominazione di Piène-Haute.
Il Castello della Penna risalente ai secoli XI e XII, venne eretto come baluardo contro le mire espansionistiche della Casa Sabauda verso il mare e utilizzato dai Conti di Ventimiglia prima e dalla Repubblica di Genova poi. La posizione strategica del castello, dominante l'importante via di commercio del sale tra il nizzardo e il basso Piemonte attraverso la Roya, spinge più volte, ma invano, i Savoia ad impadronirsi della fortificazione e dell'abitato. L'importanza strategica del Castello venne però meno con il passaggio sotto il controllo sabaudo del valico di Nava e portò al definitivo abbandono nel 1815 con l'annessione, a seguito del Congresso di Vienna, dei territori della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna. Il nome del castello è da ascrivere al luogo su cui è situato: “penna” è infatti un termine arcaico che indica la vetta rocciosa ed aspra di una montagna.(*)
Riprendiamo il nostro cammino tornando alla piazza centrale e risaliamo la strada principale di accesso in acciottolato, uscendo dal bel villaggio fino al posteggio ove troviamo, sulla sinistra, la balise 113 che ci indica la direzione per Fanghetto e la Roya.
Imbocchiamo il sentiero, dapprima in salita, raggiungendo il punto più elevato dell'odierna escursione (604m) e appresso la discesa ripida in un canalino, divertente come pista “downhill” per gli appassionati mountainbiker, ma con qualche difficoltà per noi, per fortuna facilmente superabili grazie al terreno asciutto.
Seguendo ora il bel sentiero, ignoriamo una pista sulla destra che porta a Olivetta, e ci addentriamo nel folto bosco misto del versante Nord-Est della Cime du Tron. Durante il lungo traversone, a volte in saliscendi, si nota il buon lavoro di manutenzione e ripulitura effettuato. L'unica difficoltà la troviamo nella parte in basso: è un salto di roccia che richiede particolare attenzione (una corda o una catena sarebbe apprezzabile). Il sentiero sbuca infine sulla statale in prossimità della vecchia dogana italo-francese e percorrendo 500 metri sull'asfalto troviamo il bivio che scende al ponte attraverso il Roia e di lì sale a Fanghetto tramite una scorciatoia.
Fanghetto, frazione di Olivetta, seppur meno curata nei particolari rispetto a quello che abbiamo visto a Piène-Haute, è un bel villaggio che ha saputo mantenere le caratteristiche architettoniche locali.
Qui incrociamo e imbocchiamo l'ottimo “Sentier valléen de la Roya” ricalcante l'antica via del sale che dal Ducato di Savoia scendeva verso la Repubblica di Genova.
Incontrando ginestre bianche in piena fioritura che allietano con il loro “immenso profumo” - come ama dire mia moglie che, a mia differenza, il senso dell'olfatto ce l'ha ancora per intero -, fichi d'india e ulivi ben curati, completiamo in piacevole saliscendi il tragitto che ci separa da Airole giungendo alla mini stazione, all'aperto e nascosta tra due gallerie, in tempo utile per rifocillarci e prendere il treno del pomeriggio che ci riporterà a Cuneo.
(*) https://www.alpicuneesi.it/
Escursione effettuata il 18 gennaio 2025
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da Adriano e Maria Teresa
Località di partenza: Breil-sur-Roya 289m
Punto più elevato raggiunto: quota presso Piène-Haute 604m
Dislivello positivo cumulato in ascesa: 946m
Dislivello negativo cumulato in discesa: 1057m
Sviluppo complessivo del percorso: 15,4 km
Tempo in movimento: 5h 30'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 27/1/2025 11:22  Aggiornato: 27/1/2025 11:22
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 759
 Re: Traversata Breil-sur-Roya, Piène-Haute, Airole
Descrizione del percorso: Adriano
Fotovideocronaca: Adriano e Maria Teresa
Tracciato GPS, elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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