Il primo freddo nelle nostre vallate invita a delle puntate nella vicina Liguria alla ricerca di suggestive escursioni vista mare e qualche grado in più di tepore.
Così decidiamo di ripercorrere un giro già contenuto nel primo volume “Facili escursioni nelle Alpi occidentali” della Compagni dell'Anello, ma con varianti per ridurlo all'essenziale, perciò più breve e più facile, pur mantenendo le peculiarità panoramiche e d'interesse naturalistico dell'itinerario. Pertanto, iniziando da Albenga, saliremo sulla cima del Monte Bignone avvalendoci dell'ampia casistica dei sentieri locali ed in particolare dello spettacolare Sentiero dell'Onda che oltre agli impagabili panorami, in questa stagione, dà la possibilità di ammirare il tricolore delle piante di corbezzolo e di assaggiarne i deliziosi frutti.
Dalla rotonda di fronte al supermercato Conad (zona Vadino di Albenga, dove si può parcheggiare l'auto), zaino in spalla, ci avviamo su Via S. Calocero in direzione della nuova Aurelia e, dopo poche decine di metri a sinistra, in corrispondenza di un cartello indicatore dell' AVBS (Alta Via Baia del Sole) con segnavia "due bollini rossi", imbocchiamo la Salita Madonna di Fatima fiancheggiando l'omonimo Santuario.
Poco più avanti le indicazioni c'invitano a tenere la sinistra che è pure l'inizio di uno dei tratti meglio conservati dell'antica Via Iulia Augusta, aperta dall'imperatore Augusto tra il 13 e il 12 a.C. per collegare la pianura Padana alla Gallia e alla Spagna. Qui si cammina su un tratto mattonato che costeggia l'ex Abbazia di San Martino di origine medievale costruita dai monaci benedettini dell'isola Gallinara quale sede sulla terraferma. Ora sia l'isola che l'abbazia sono di privati ai quali è stata ceduta la proprietà dalla diocesi di Albenga.
Continuiamo abbandonando poco più avanti l'itinerario archeologico della Via Iulia Augusta per salire a destra ad incrociare l'asfalto della strada vicinale del Monte. Più sopra, in vista del nucleo abitato di Colle del Monte, sempre seguendo i due bollini rossi, deviamo a destra sul sentiero che sale tra la fitta e verde vegetazione della macchia mediterranea qui caratterizzata da pini, lecci, erica arborea, lentisco e cisto, incrociando la bella sterrata, assai frequentata dagli appassionati di MTB.
Man mano che guadagnamo quota l'orizzonte si amplia sul profilo della cresta dei monti Piccaro, Croce e Acuto, ai cui piedi si espande la piana di Albenga, e sulla costa da Capo Noli ad Albenga, l'antica “Albingaunum”, attraversata dal luccicante fiume Centa che punta la sua foce in direzione della vicina isola Gallinara.
Ignoriamo le deviazioni in corrispondenza del Monte Rosso e proseguendo sulla carreggiabile sterrata, passiamo presso un piloncino con Madonna e Madonnina e, subito dopo, deviamo a sinistra imboccando il Sentiero dell'Onda in direzione Alassio.
E' questo sicuramente il tratto più panoramico di tutto il percorso che effettua in saliscendi un lungo traversone sul versante sud-orientale del monte Bignone offrendo splendidi panorami sulla sottostante costa a picco dominata dall'isola di Gallinara e dal Capo Santa Croce di Alassio che protegge il porticciolo L.Ferrari.
Lungo questo percorso la macchia mediterranea abbonda di piante di corbezzolo, chiamato anche pianta tricolore poiché in questa stagione, oltre al verde delle foglie, sfoggia il bianco dei fiori e il rosso dei gustosi frutti.
Giungiamo così sulla cresta che divide il versante di Albenga da quello di Alassio-Laigueglia con un crocicchio di ben cinque sentieri. Ignoriamo il sentiero Coda della Volpe che scende alla località Solva e quello che sale per dritto alla cima del Monte Bignone e, dopo una breve deviazione sul sentiero Santa Croce (dai bikers ribattezzato “Vipera”) che scende a picco su Alassio, per ammirare il panorama sulla costa del versante di ponente che si spinge fino a Capo Mele e sulla dorsale di Colla Micheri, prendiamo la direzione segnalata come Raccordo AVBS (Alta Via Baia del Sole) sul sentiero che dapprima costeggia il versante Sud-Ovest del monte Bignone per svoltare poi decisamente ripido verso Nord giungendo al quadrivio della Sella Bignone.
Da qui ammiriamo i vicini monti Pisciavino o Punta di Vegliasco (597m), caratterizzato da un imponente traliccio carico di ripetitori di tutti i tipi e dimensioni, e Castellaro (508m), dopodiché imbocchiamo il sentiero che sale il versante occidentale del Monte Bignone, ponendo attenzione nel superamento di una paretina per aggirare un roccione. Niente di che, anzi può essere divertente, poiché non è un passaggio esposto e sono numerosi gli appigli per le mani e gli appoggi per i piedi (si tratta del punto più "difficile" di tutto il percorso).
In breve, dopo un tratto pianeggiante e un pilone votivo, giungiamo alla vetta del Monte Bignone (523m) con croce di vetta, rudere, piazzola e vista splendida sulla costa.
Approfittiamo del bel posto per una sosta rifocillatrice e di seguito iniziamo la discesa di ritorno ad Albenga scendendo sul versante orientale del monte, sul sentiero con i due bollini rossi, fino ad incrociare la traccia sulla destra del Sentiero dell'Onda e chiudendo così il tratto ad anello.
Da qui, ripercorriamo il percorso di salita utilizzando maggiormente la sterrata anziché i sentieri più ripidi e completiamo così questa bella escursione e la gradevole giornata in riva al mar Ligure.
Escursione effettuata il 23 novembre 2024
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano e Maria Teresa
Partenza da Albenga (SV): quota m.10
Punto più elevato raggiunto: Monte Bignone 523m
Dislivello cumulato in ascesa: 616m
Sviluppo complessivo del percorso: 10,6 km
Tempo in movimento: 3h 30'
Difficoltà: E (EE per un breve tratto del versante occidentale del monte Bignone) (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive