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Escursionismo : Punta Sommeiller, Monte Ambin e Cima dei Fourneaux, da quota 2310 presso il Rifugio Scarfiotti
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 03/10/23 13:22
Notizia riferita al: 27/09/23
Letture: 683

Questa settimana la Compagnia dell'Anello va “fuori porta”.
Erano parecchi anni che ci affascinava l'idea di salire alcuni dei numerosi “tremila” nell'area del Colle del Sommeiller, in Val di Susa, sopra Bardonecchia. Ci aveva sempre intimorito la distanza, ma questa volta, complici le previsioni meteo che preannunciavano una splendida giornata, abbiamo preso il coraggio a quattro mani e alle cinque del mattino eravamo pronti per la lunga trasferta da Cuneo all'apice della Val di Susa..
ll Colle del Sommeiller (3009 m slm) è un valico alpino delle Alpi Cozie, tra la Punta Sommeiller e la Rognosa d’Etiache, lungo la linea di confine tra Italia e Francia che congiunge il territorio del Comune di Bardonecchia con quello di Bramans.
Il colle, che deve il suo nome a Germano Sommeiller, l’ingegnere capo che diresse la costruzione della galleria ferroviaria del Frejus, è raggiungibile con una strada carrozzabile, per moto e fuoristrada, solo dal versante italiano e normalmente da fine giugno fino alla prima nevicata autunnale.
La strada, la più alta d’Europa, è lunga 26 km ed attraversa tutta la Valle di Rochemolles, dai 1300 metri di Bardonecchia ai 3009 m del Colle del Sommeiller.
La valle è dominata da maestose montagne: la Cresta San Michele (m 3252), la bellissima Rognosa d’Etiache (m 3382), la Punta Sommeiller (m 3333), il Vallonetto (m 3216) e la più alta cima di Bardonecchia, l’elegante piramide rocciosa della Pierre Menue (m 3506).
La partenza mattutina, ci ha permesso, avvalendoci dell'autostrada e nonostante i numerosi lavori in corso in Val di Susa, di raggiungere Bardonecchia in poco più di due ore.
Da qui abbiamo imboccato la strada provinciale 235 che si addentra nella Valle di Rochemolles e dopo 6 km raggiunge il caratteristico borgo alpino di Rochemolles. Fino a qui la strada è un po’ stretta ma tutta asfaltata, dopo diventa sterrata, con tratti assai dissestati.
Proseguendo la strada sale a tornanti fino ad arrivare, dopo circa 5 km, alla Diga di Rochemolles, lago artificiale che costeggiamo procedendo per altri 4 km fino a raggiungere il Rifugio Scarfiotti, situato al centro del pianoro Grange du Fond ed ai piedi di una bastionata rocciosa da cui scendono impetuose cascate che formano due piccoli laghi.
Al bivio del rifugio deviamo a destra ove la strada prosegue con diversi tornanti stretti e ripidi (chiamati “le rousse – le rosse” perché affiancati da cespugli di rododendri fioriti all’inizio dell’estate). Qui il percorso in auto diventa problematico per un ponticello pericolante e per le profonde cunette scavate dai fuoristrada. Decidiamo quindi di parcheggiare l'auto in uno slargo a quota 2310m e d'iniziare da questo punto la partenza a piedi anziché quella programmata ai 2639m del bivio Galambra a Pian dei Frati.
Zaino in spalla e seguiamo la sterrata fino a raggiungere il Pian dei Morti 2453m. Salendo il paesaggio si fa sempre più arido e ricorda i paesaggi lunari. Ancora qualche tornante e un breve tratto in discesa ci porta a Pian dei Frati (chiamato così per la strana forma della cima dolomitica situata a destra della strada).
Superati due tornanti (scorciatoie), nei pressi del terzo si trova la palina segnaletica per il Passo dei Fourneaux e la Punta Sommeiller. Dopo una sosta rifocillatrice imbocchiamo il sentiero sulla destra che guada il piccolo rio Fond dopodiché il tracciato prende a salire con maggiore decisione fra distese praterie puntando verso Sud-Est fin quando i pascoli vengono sostituiti da detriti rocciosi.
In breve raggiungiamo un grazioso laghetto a circa 2850m, oltre il quale si sale su pendio detritico puntando verso Est, fino a raggiungere un pianoro alle pendici del Passo e di Cima Fourneaux. Il sentiero ora si mantiene a destra del ripiano e risale fino al Passo Settentrionale dei Fourneaux 3137m.
Dal Passo pieghiamo a sinistra ed in moderata salita fiancheggiamo le pendici della vicina Cima dei Fourneaux, che raggiungeremo al ritorno, proseguendo sull'evidente sentiero, indicato da ometti e qualche segno giallo, sull’altopiano verso Nord. Tagliamo le pendici di un’elevazione rocciosa aggirandola sulla destra e, con costante salita ed un ultimo ripido strappo, giungiamo in vetta alla Punta Sommeiller 3333m.
Spettacolo formidabile in tutte le direzioni! A partire dal sottostante omonimo Colle con il suo lago glaciale e il nuovissimo bivacco rosso, sovrastato dall'austera Rognosa d'Etiache e accompagnato, sul versante francese, da quel che resta del famoso “Glacier du Sommeiller”, contornato dallo spettacolare Grand Cordonnier. (su questo ghiacciaio nel 1965 vennero messi in funzione due skilift per praticare lo sci estivo. La regressione del ghiacciaio e la difficoltà di mantenimento della strada portò alla cessazione di tale attività nel 1985). Rilevante pure la vista sulla Punta Ferrand con il suo ghiacciaio e la Rocca d'Ambin con l'omonimo lago. Ma il panorama spazia a perdita d'occhio sulle infinite vette italiane e francesi con, sempre ben visibile, il nostro immancabile Re di Pietra.
Per non farci mancare il nostro piccolo anello odierno, anziché scendere sul percorso di salita c'incamminiamo sulla sassosa cresta Est, digradante leggermente per poi risalire ai 3264m del Monte Ambin, e da qui con un lungo traverso in discesa andiamo ad incrociare il sentiero originario proprio in corrispondenza del punto ideale per l'ascensione della terza vetta che ci eravamo prefissi, la Cima dei Fourneaux 3207m.
Da questo versante è facile pervenire su questa cima risalendo brevemente poche rocce rotte per trovarsi a picco sul sottostante pianoro, dal quale questa cima appare ben evidente e aerea come un dente molto disgregato, ma ben caratterizzato. Pare certo che nella redazione in origine delle carte ufficiali ci sia stato uno scambio di nome tra questa cima e il poco distante Roc Peirous 3189m, il cui nome “pietra rossa” ben s'addice alla nostra cima (anche se in realtà il colore è più sul giallo, ma questo è determinato da fatto che il dialetto locale concede un più vasto spettro cromatico al rosso), mentre il toponimo Fourneaux, cioè “camini” spetterebbe di diritto al Roc Peirous per le tipiche formazioni rocciose sul suo versante meridionale. Prova ne sia che localmente viene chiamato les Fourneaux.
Lasciamo comunque da parte le diatribe toponomastiche e ci apprestiamo al ritorno scendendo sulla provinciale e percorrendola a ritroso fino al punto in cui abbiamo l'auto parcheggiata.
In questo lungo tratto di sterrata molto polverosa abbiamo potuto notare la correttezza dei motociclisti che incrociandoci rallentavano per non farci respirare troppa polvere, comportamento questo in verità adottato perlopiù solo dai centauri con targa non italiana (sic!).
Risaliti in auto raggiungiamo la pittoresca conca di Bardonecchia ove a Campo Smith, luogo di partenza degli impianti di risalita, incontriamo gli amici di Antonio (che qui aveva conosciuto quando operava presso la stazione forestale locale), e con essi brindiamo a conclusione di questa odierna eccezionale escursione sulle montagne “fuori porta”.
Escursione effettuata il 27 settembre 2023
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Antonio, Franco, Frank e Osvaldo
Località di partenza: presso il Rifugio Scarfiotti quota 2310m
Punto più elevato raggiunto: Punta Sommeiller 3333m
Dislivello cumulato in ascesa: 1200m
Sviluppo complessivo del percorso: 16,7 km
Tempo in movimento: 5h
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 10/12/2024 17:21  Aggiornato: 10/12/2024 17:21
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 728
 Re: Punta Sommeiller, Monte Ambin e Cima dei Fourneaux, d...
Descrizione del percorso: Adriano
Fotovideocronaca: Adriano e Frank Man
Tracciato GPS: Adriano
Elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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