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Escursionismo : Anello di Santa Lucia e del Colletto della Lausa, da Entracque
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 28/02/23 11:58
Notizia riferita al: 16/02/23
Letture: 428

A distanza di 3 anni, correva l’anno 2020 in quel di gennaio, il COVID era alle porte, cerchiamo di ripetere e concludere l’anello sopra Entracque, allora interrotto, allungando il percorso fino al Colle della Lausa per poi scendere ad Entracque dall’altro versante, nel Vallone Splaiera .
Raggiungiamo Entracque, in Valle Gesso, e attraversiamo il paese proseguendo dritti sulla provinciale n.22, che diventa Viale Francia, fino alla chiesa di S. Antonio dove lasciamo le auto nell’ampio parcheggio davanti alla chiesa (928 m).
Di qui scendiamo a destra in Via Colletto per un breve tratto, per imboccare la prima stradina a sinistra, via Don Felice Blua, dove sull’angolo si trova un punto vendita patate basato sulla correttezza di chi le acquista, prendi e paghi, il cartello dice solo:”Aprite e servitevi” con relativi sacchetti di patate a disposizione. Proseguiamo in via Cucetta e sul Ponte Gerbini (898 m), su cui attraversiamo il torrentello del Vallone Rio e, immediatamente dopo il ponte, imbocchiamo a sinistra via della Croce, dove alla prima curva abbandoniamo la strada scavalcando un mucchio di neve congelata per proseguire diritto su una bella mulattiera in parte innevata.
La mulattiera si inoltra in leggera salita, bordata da antichi e ben conservati muri a secco, lungo la destra idrografica del Vallone del Bousset, con una splendida vista sull’Ariunda (o Monte Aiera) davanti a noi e in basso le piste innevate di sci nordico di Entracque.
Quando il sentiero accenna a scendere superiamo a sinistra un piccolo salto e sbuchiamo in un tratto pianeggiante al di sotto dell’arrivo dello skilift del Monte Viver e proseguiamo verso un traliccio dell'alta tensione che raggiungiamo. Qui, piegando a destra, (palina indicante Tetti Dietro Colletto 10 minuti) la traccia, coperta dalla neve si perde in mezzo al fitto bosco di noccioli che affrontiamo al dritto per risalire fino sulla cima che sovrasta gli impianti sciistici del Monte Viver.
Di qui proseguiamo su un sentiero innevato del tutto abbandonato fino a ritrovare la traccia corretta che ci conduce alla strada poco sotto Tetti Dietro Colletto (1074 m) di fronte all’Uja di Santa Lucia.
Percorriamo in discesa la strada asfaltata fino a raggiungere la cappella di Santa Lucia per deviare a destra verso Tetti Colletta Sottana e di lì a sinistra verso Tetti Violin. Proseguiamo su strada fino al ponte che superiamo (palina direzionale) per raggiungere Tetti Violin (1042 m) che attraversiamo ormai su fondo innevato proseguendo, sempre su neve abbondante, fino al bivio successivo dove teniamo la destra, verso il Vallone di Balme di Gherra (indicazione per Gorge della Reina).
Più avanti la mulattiera si biforca e risaliamo a destra su neve sempre abbondante tra bosco e piccole radure con tratti delimitati da muretti a secco, per giungere all'ennesimo bivio, dove la mulattiera si divide in due sentieri. Lasciamo a destra il ramo diretto al Pian dei Funs e proseguiamo a sinistra per attraversare un bel bosco di faggio su percorso pianeggiante che taglia ripidi pendii e sbuca ai piedi di imponenti pareti calcaree alla testata del vallone.
Volgendo a sinistra attraversiamo un piccolo rio, per fermarci finalmente al sole sul versante esposto a sud e privo di neve per goderci lo spettacolo dell’ingresso alle Gorge della Reina (1190 m) e delle imponenti masse rocciose che la sovrastano.
Il toponimo Gorge della Reina fa riferimento alla Regina Giovanna d'Angiò, salita al trono del Regno di Napoli nel 1343 alla morte dello zio Roberto, a soli 16 anni. La sua vita la portò sporadicamente a rifugiarsi in cerca di riposo e tranquillità nelle terre del cuneese, era anche contessa di Provenza, di Forcalquier e della contea del Piemonte, con Cuneo capitale, ma tanto bastò a farla entrare in miti e leggende con l'appellativo, decisamente più popolare, di "Rèino Jano".
Ripartiamo e affrontiamo la ripida salita alle pendici della Punta Balmarossa, poi, dopo un traverso pianeggiante, superiamo i resti di una modesta slavina e infine giungiamo al colletto prativo ove si trovano i pochi ruderi di Tetti Stramondin (1225 m) e dove ritroviamo la neve.
Scendendo sul versante opposto, si incontra quasi subito un bivio: a sinistra, in discesa, si ritorna direttamente a Entracque, chiudendo un anello più breve, mentre il sentiero di destra punta al Colletto della Lausa. Scendiamo lentamente a mezzacosta nel bosco, superiamo un piccolo impluvio e torniamo a salire, su terreno spesso innevato, su cui si sprofonda. Più avanti sulla destra si nota un piccolo sentiero, che non è altro che una scorciatoia, mentre noi proseguiamo dritti e dopo un’erta più ripida, con pochi ampi tornanti, raggiungiamo il Colletto della Lausa (1295 m).
Qui decidiamo di sostare al sole, seduti su comodi tronchi per sgranocchiare il pranzo ma soprattutto i gustosi dolci del “giobia gras”: torta di cioccolato e pere di Maria accompagnata da Biscuits Nutella, parafrasando Riccardo Cassini e Giulio Cesare “Nutella est omnia divisa in partes tres: Unuum: Nutella in vaschetta plasticae; Duum: Nutella in vitreis bicchieribus; Treum: Nutella in crustulibus clausa”.
Terminato il pranzo affrontiamo un po’ timorosi la discesa nella pineta del Vallone Splaiera che ci appare buia, fredda e ricoperta di neve, invece dopo pochi tornanti il sentiero diventa del tutto privo di neve, ricoperto di un bel fondo di aghi di pino, che permette una discesa comoda e veloce, insomma un piacere.
Affrontiamo i ripidi stretti tornanti che ci permettono di scendere i primi 150 metri di quota dopo di che, superato un piccolo rio, i tornanti si allungano e successivamente, dopo un lungo traverso già sopra l’abitato di Entracque, diventano pista sterrata che seguiamo a sinistra per arrivare alla strada asfaltata, via Caduti in Guerra, che in poche decine di metri si immette su Viale Francia dove svoltiamo a sinistra per risalire fino alla Chiesa di S. Antonio e terminare il bellissimo anello odierno.

Escursione effettuata il 16 Febbraio 2023
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Angelo, Franco ,Frank, José, Luisa e Maria
Località di partenza: Chiesa di Sant'Antonio, Entracque (928 m)
Punto più elevato raggiunto: Colletto della Lausa (1296 m).
Dislivello cumulato in ascesa: 590 m
Sviluppo complessivo del percorso: 10,3 km
Tempo in movimento: h 4
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 2/3/2023 1:46  Aggiornato: 2/3/2023 1:46
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 594
 Re: Anello di Santa Lucia e del Colletto della Lausa, da ...
Descrizione del percorso: José
Fotovideocronaca: Adriano, José e Maria Teresa
Tracciato GPS, elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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