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Escursionismo : Anello Lu Viol dal Lup e Cima Meo, dal Gias Valcavera
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 01/10/22 11:37
Notizia riferita al: 22/09/22
Letture: 888

“Ndarmage dla nebbia!”
Già proprio così, gita in magnifici paesaggi, solo immaginati, immersi nella nebbia.
La meta di oggi era un percorso coinvolgente più emozioni, molto articolato partendo dalla Valle Stura fino ad arrivare al Colle di Fauniera ed alle cime che lo contornano sconfinando in Valgrana e Val Maira godendo dei panorami che di volta in volta si sarebbero aperti, ma che non è avvenuto.
Da Demonte risaliamo il Vallone dell’Arma sotto una nebbiolina che bagna fino a superare il Rifugio Carbonetto per raggiungere il Gias di Valcavera (2042m) dove parcheggiamo salutati dalle mucche al pascolo e dedite ad assaporare il sale versato su un roccione presso la strada.
Fa decisamente freddo e in mezzo alla nebbia cominciamo a risalire il vallone a destra su Lu Viol dal Lup, (palina indicatrice).
Il sentiero è ben tracciato e riusciamo a seguirne il percorso grazie alle tacche biancorosse ed ai numerosi “ometti”, per fortuna le stelle alpine ormai appassite e coperte di rugiada in parte gelata ci confortano della mancanza del panorama. Proseguiamo sul sentiero sempre più irto e finalmente più in alto riusciamo a scorgere una cresta davanti a noi dove il sentiero piega a sinistra fino a raggiungere la strada asfaltata tra il Colle di Valcavera ed il Colle di Fauniera.
Qui troviamo la palina blu dell’inizio del Sentiero Franca per raggiungere la Cima Meo, una delle mete di giornata.
Anche qui le tacche blu e gli ometti permettono di seguire la traccia fino alla cima (Ndarmage dla nebbia!) che raggiungiamo in breve (2531 m) e dove sostiamo a far risuonare la campanella al di sotto della piccola piramide in legno per ricordare il tragico destino dei coniugi Meo Dotta e Franca Dogliani, morti entrambi in montagna, il primo sul Malinvern nel settembre 2021, e la moglie ad agosto 2022, per un malore sopravvenuto mentre risaliva con alcuni volontari il sentiero intitolato al marito per apporre la targa a lui dedicata.
Dopo un breve saluto e un ricordo sul libro di vetta scendiamo un tratto per visitare la “Fessura dei gracchi” un’alta e profonda fessura nella roccia, al di sotto della cima, il cui fondo è ricoperto di penne e piume dei gracchi che quì si riparano.
Risaliti sulla vetta scendiamo sul sentiero fino a raggiungere il cippo in ricordo di Franca Dogliani e quindi nuovamente sulla strada asfaltata per risalire, in vista del Colle Fauniera, il sentierino che porta alla Cappelletta dell'Assunta, proprio sopra al colle, fatta erigere nel 1954 da Don Giulio Bruno, rettore per lunghissimo tempo del Santuario di San Magno e dove ci emozioniamo nuovamente davanti alle foto dei 5 ragazzi morti a Castemagno nel 2020.
Dopo un breve spuntino riprendiamo il Sentiero del Lup verso la Cima di Test percorrendo la cresta che sovrasta la strada asfaltata fino a superare un salto roccioso attrezzato con catene e giungere quindi alla croce dell’anticima, o della cima (2629 m)? Infatti proseguiamo fino alla croce del Monte Lup e sul cartello della Truna La tana del Lup leggiamo 2621 metri.
Qui esce anche un raggio di sole che ci illude e ci invita a fermarci per il pranzo, ma dura poco, subito torna la nebbia accompagnata dal calo della temperatura: Ndarmage dla nebbia!
Finito il veloce pasto iniziamo la discesa su una debole traccia a sinistra che ci porta direttamente sul colle di Valcavera permettendoci di vedere dall’alto un insieme di inghiottitoi di sabbia e roccia che dal passo non è possibile riconoscere. E’ uno spettacolo raro e che solo dall’alto si può ammirare, tant’è che esce anche il sole per meglio gustarlo.
Giunti al passo (2416 m) risaliamo la strada asfaltata nel Vallone dei Morti, il cui nome è dovuto ai moltissimi soldati caduti in una sanguinosa battaglia della guerra di successione austriaca, quando nel 1744, i franco-spagnoli, passando attraverso i piani della Bandia, oltrepassarono il Colle Valcavera per dirigersi inutilmente ad assediare la città Cuneo. Arriviamo così al colle Fauniera (2481 m) per un saluto a Marco Pantani il cui monumento è stato restaurato recentemente dallo scultore romeno, Olaru Benone, che lo realizzò nel 2004.
Adesso non ci rimane che raggiungere l’ultima cima di giornata, la Cima Fauniera (2515 m), ultime foto (Ndarmage dla nebbia! ) e giù a cercare il sentiero descritto sulla nostra cartina. Ma solo lì. Infatti poco dopo il sentiero si perde e non ci rimane che seguirne alcune tracce, che immaginiamo solo noi, ma con buoni scalini di terra e erba, intanto per fortuna sparisce la nebbia e nel tratto più ripido, su sfasciumi di roccia e erba alta, raggiungiamo la strada proprio davanti alle auto e alle mucche che da stamani sono ancora lì ad aspettarci.
Escursione effettuata il 22 Settembre 2022
Compagnia dell'Anello formata da: Angelo, Antonio, Franco, Frank, José con la gradita presenza di Barbara.
Località di partenza: parcheggio Gias di Valcavera (2042 m)
Punto più elevato raggiunto: Cima di Test (2629 m)
Dislivello cumulato in ascesa: 926 m
Sviluppo complessivo del percorso: 10,3 km
Tempo in movimento: 4 h
Difficoltà: EE (vedi scala difficoltà)
fotocronaca
Tracciato gps


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 1/10/2022 13:20  Aggiornato: 1/10/2022 13:20
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 666
 Re: Anello Lu Viol dal Lup e Cima Meo, dal Gias Valcavera
Descrizione del percorso: José
Fotocronaca: José e Angelo
Tracciato GPS: Franco G.
Elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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