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Alpinismo : Anello della Punta di Fiutrusa e del Monte Ferra, da Sant'Anna di Bellino
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 19/06/22 11:53
Notizia riferita al: 09/06/22
Letture: 783

Terminata la lunga sequenza di escursioni dedicate all'esplorazione di colline e borgate varie, collegate da percorsi sempre più segnalati e nominati – il trend degli ultimi anni ed attuale (complice anche e soprattutto la pandemia da covid-19), finalmente, è quello di ripristinare antichi percorsi (sentieri e mulattiere), assegnando loro nomi di fantasia o dedicati a personaggi locali, ovvero alpinisti scomparsi, artisti e quant'altro – atti a valorizzare nella giusta misura ambienti naturali e manufatti ricchi di fascino e storia, che lo scellerato stile di vita dell'ultimo cinquantennio aveva sotterrato nell'oblio, la Compagnia dell'Anello improvvisamente rispolvera il suo passato alpinistico e, saltando di pari passo le numerose cime di 1000 e 2000 metri, favorita anche dall'eccezionale stagione prematuramente calda, decide di rivolgere l'attenzione ai 3000 metri, puntando ad uno dei più classici concatenamenti di 2 cime della Valle Varaita, le 2F, e più precisamente la Punta di Fiutrusa ed il Monte Ferra.
L'itinerario di avvicinamento percorre la suddetta Valle Varaita fino all'abitato di Casteldelfino, oltre il quale la strada si biforca: a destra si prosegue per Pontechianale ed il Colle dell'Agnello, mentre noi proseguiamo a sinistra nella Valle Varaita di Bellino, fino a spegnere i motori al termine della Frazione S. Anna di Bellino, quota m 1882, ove peraltro sussiste il divieto di ulteriore transito con i mezzi motorizzati.
Da qui si segue la carrareccia, che s'inoltra nell'ampio Vallone Varaita di Rui, fin dove termina presso i 1850 m; si prosegue su mulattiera che, dopo le Grange Prato Rui, si biforca (1927 m). Abbandonato a sinistra il tronco per il Colle dell'Autaret (segn. U27), si prosegue a destra, sempre su mulattiera (segn. U26), che tocca le Grange Cruset m 2020 e, attraversato il torrente Varaita di Rui, ne risale la destra idrografica, raggiunge le Grange Rui, poi le Grange Sarmicel m 2405, del Chiot m 2420 e Fons di Rui m 2437.
Il sentiero si allunga fino all'estremità del ripiano pascolivo ove, presso i 2480 m, si trascura a sinistra una prima diramazione per il Col de Riouburent, poi a destra una seconda per la Colla di Reisassetto. Con flessione verso NE il sentiero passa alla base del Bric Turlè, per raggiungere la piccola conca terminale e il valico del Passo di Fiutrusa m 2858.
L'abbondante fioritura lungo tutto il tragitto, nel pieno del rigoglio, consiste principalmente nelle ranuncolacee, nelle ultime orchidee, nella genthiana lutea, in qualche isolato giglio di San Giovanni (Lilium croceum), ma soprattutto nelle varie specie di anemoni, ove nel lungo pianoro pascolivo s'immedesima in un vasto mare di bianco lattiginoso ondeggiante sotto l'influsso di una brezza abbastanza sostenuta e persistente: unica nota negativa, l'assenza di una qualsivoglia segnaletica, per cui l'esile traccia di sentiero spesso e volentieri si dissolve, per poi ricomparire (per questo motivo, noi decidiamo di risalire le ripide chine prative lungo la linea di massima pendenza).
Dal Passo di Fiutrusa una traccia risale i ripidissimi 250 metri terminali lungo il crestone NO, costituito da grossi pietroni e dai classici sfasciumi abbondantemente presenti nelle Cozie; una sbilenca croce di vetta indica il culmine della Punta di Fiutrusa m 3110 (erroneamente indicati in m 3068 dalle vecchie mappe dell'IGM).
Il primo colpo d'occhio lo merita naturalmente il predominante e assai vicino Re di Pietra, con tutto il vario contorno delle Cozie Meridionali, fino alle lontane Marittime.
Breve sosta per recuperare residue energie, quindi si riparte per il concatenamento del poco inferiore Monte Ferra, con un percorso ad arco (classificato F) parte in cresta e parte leggermente al di sotto di essa (versante Sud), che da Ovest a Sud-Est, con un'ulteriore cinquantina di metri di dislivello ci deposita a ridosso della seconda croce di giornata (sempre sbilenca), collocata sulla vetta del Monte Ferra m 3094.
Dopo la sosta pranzo e relativo breve riposino, la discesa si sviluppa inizialmente lungo il roccioso e ripido tratto di cresta ESE fino alla depressione a m 2962, per poi tuffarsi a capofitto nel vasto Vallone di Reisassa, puntando all'omonimo lago (forse il più famoso laghetto alpino a forma di cuore), purtroppo, come la quasi totalità dei suoi colleghi, ridotto quasi ad una misera pozzanghera.
Oltre il lago, ha inizio una traccia, via via sempre più segnalata con i classici ometti di pietra, che ci ricondurrà alla località di partenza, disegnando uno dei più classici e gettonati percorsi ad anello.
Note di toponomastica:
Varaita, localmente Val Varacho, Valle: l'idronimo Varaita, che conserva la radice prelatina *var 'acqua', riflette la denominazione medievale Varacta ritenuta connessa con il termine latino tardo vervactum in riferimento allo sfruttamento delle 'fasce di terreno incolto che fiancheggiano il corso d'acqua'.
Bellino Pleyne, localmente Blins lou Pieinè, Sede Comunale: è un toponimo il cui significato rimane tuttora incerto e, pur trovando riscontro nell'onomastica, conserva la radice prelatina *bel 'altezza, roccia'. Simbolicamente si presume quindi un riferimento al nome di un'antica divinità delle altezze, Belenus.
Rui, torrente e vallone: il toponimo Rui, potrebbe risultare la forma abbreviata di ruina 'pietrame rotto'. Tuttavia non si esclude anche un riferimento alla colorazione 'rossastra' del terreno.
Turlè, localmente Lou Turle, Bric: Turlè, come Turè, è un 'poggio, elevazione conica';
Fiutrusa, localmente Pas de Fiooutrouzo, Punta di, Passo di: la denominazione locale di Fiooutrouzo, che riflette i sostantivi provenzali Fioun 'trifoglio alpino' e trouso 'carico di fieno assemblato per il trasporto a valle', suggerisce un'interpretazione estesa a 'territorio riservato alla fienagione';
Ferra, localmente Fero, Monte: Ferra equivale a 'territorio sterile, impervio'; tuttavia non si esclude anche una connessione con il minerale ferroso;
Reisassa: Lago, localmente Laous Gros, Grange, Valle: Reisassa, voce italianizzata e forzatamente connessa all'azione dei 'segatori di tronchi' (secolo XVIII), potrebbe invece rispecchiare la morfologia del territorio e quindi affiancarsi, in senso maggiorativo, al significato di Reis 'versanti rigati dall'acqua'.

Escursione effettuata il 9 Giugno 2022
Compagnia dell'Anello formata da: Angelo, Antonio, Franco G. e Frank
Località di partenza: Sant'Anna di Bellino 1882m
Punto più elevato raggiunto: Punta di Fiutrusa m 3110
Dislivello cumulato in ascesa: 1396m
Sviluppo complessivo del percorso: 15,2 km
Tempo in movimento: 6h 20'
Difficoltà: EE (F il tratto di cresta tra le due cime) vedi scala difficoltà
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
Percorso interattivo Relive


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 19/6/2022 17:12  Aggiornato: 19/6/2022 17:12
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 668
 Re: Anello della Punta di Fiutrusa e del Monte Ferra, da ...
Descrizione del percorso: Antonio
Fotocronaca e Tracciato GPS: Angelo
Elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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