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Escursionismo : Anello del Rocceré e del Cornet, da Sant'Anna di Roccabruna
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 21/02/22 19:31
Notizia riferita al: 17/02/22
Letture: 661

La poca neve dei giorni scorsi non ha cambiato sostanzialmente le possibili modalità escursionistiche, nel senso che è insufficiente per un utilizzo delle ciastre consono e piacevole a quote basse e in sicurezza a quote più elevate, laddove sono presenti pericolosi lastroni di ghiaccio. La Compagnia dell'Anello sceglie quindi di mantenersi a quote basse dove la sottile coltre nevosa è ormai già squagliata.
Propendiamo per l'anello del Colle della Ciabra, comprendendo le facili cime del Rocceré, Monte della Ciabra e Monte Cornet, percorrendo il largo e facile crestone spartiacque tra le valli Maira e Varaita.
Iniziamo il cammino appena a monte del largo piazzale della Borgata Sant'Anna di Roccabruna, ad una quota di 1255 metri s.l.m.
Subito una biforcazione, a sinistra la strada asfaltata prosegue per alcune centinaia di metri, continuando poi come sterrata verso la Chiesetta di San Chiaffredo e la Borgata Roi di San Damiano Macra (il percorso che faremo al ritorno); il nostro itinerario va verso destra lungo una sterrata con rampe in forte pendenza, inoltrantesi nel Cumbal Funta Verna in una rigogliosa foresta di Abies alba e Picea excelsa (abeti bianco e rosso).
Questa pista forestale, chiusa fino a pochi giorni fa per lavori di manutenzione, termina nella cosiddetta “Strada dei Cannoni” - la lunga ex militare che collega la Colletta di Rossana al Colle della Bicocca - in prossimità del Colle della Ciabra m 1723.
Da qui svoltiamo a destra dirigendoci verso la ben visibile vetta del Rocceré e dopo poche decine di metri abbandoniamo la strada per imboccare sulla destra la traccia che sale verso la cima. Nei tratti di sentiero del versante Nord troviamo lastre ghiacciate che evitiamo passando sull'erba secca o sulla neve fresca che è stopposa e tiene abbastanza bene. Nella discesa preferiremo però, per sicurezza, indossare i ramponcini.
Dalla cima (1828m) godiamo di un'imponente visuale sulla pianura e sulla dorsale risalente dal Monte San Bernardo fin su al Pelvo d'Elva e oltre.
Torniamo sui nostri passi fino al Colle della Ciabra dove si origina, ben visibile, la traccia che percorre il già menzionato ampio e facile crestone spartiacque tra le valli Maira e Varaita, transitando sul cupolone erboso del Monte della Ciabra m 1823 e raggiungendo il Monte Cornet m 1944, sulla cui sommità si trova una croce ed un consistente piccolo obelisco di pietre.
Qui la vista spazia sulle brumose sottostanti vallate e sull'intera cornice delle Alpi, ma il vento freddo ci consiglia d'incamminarci per la discesa su traccia molto vaga che affrontiamo con alcuni zig-zag fino ad intercettare la strada dei Cannoni presso la malga alpina, dove scendiamo sui pratoni sottostanti attraversando il gias e ritrovando, più in basso, la traccia tra le radure di conifere della Costa Rama.
Qui il vento è cessato e gli effetti dell'inversione termica si fanno sentire eccome! La temperatura è quasi estiva!
Decidiamo quindi di goderci cotanto ben di Dio con una sosta rigeneratrice al cospetto delle candide cime dell'Argentera e del Matto, assaporando, oltre al pranzo, arricchito dalla gustosa torta di mele di Maria, il clima tiepido che il sole ci regala, ma sopratutto la condivisione in amicizia di tali indimenticabili momenti ed emozioni.
Riprendiamo al fine, con un po' di rincrescimento, il sentiero che, più in basso, confluisce in una pista forestale la quale, dopo numerosi tornanti, termina in un trivio in corrispondenza della bella chiesa di San Chiaffredo m 1220; gli ultimi chilometri sono da percorrere lungo la sterrata di sinistra che, con numerosi saliscendi (più sali che scendi) attraversa il Cumbal Gordano, le rocciose Costa Carrion e Turbigli e i Cumbal Aryaja e Funta Verna fino a chiudere l'odierno anello a Sant'Anna e all'automobile in paziente attesa.
Note di toponomastica
Rocceré (Monte): dal provenzale 'rocho – rouchas', ha il significato di roccia, masso roccioso di notevoli dimensioni. Qui si trova il più importante sito di arte rupestre dell'età del bronzo del Piemonte Occidentale, conosciuto per le “coppelle”, presenti sulle rocce circostanti in numero di circa 20000, che presuppongono la loro esecuzione come un tangibile atto cultuale, forse propiziatorio o forse di ringraziamento, che quegli uomini 4000 anni fa offrivano a divinità che loro adoravano.
Ciabra (Colle, Monte della): dal provenzale 'chabro', capra, indica una località pascoliva riservata alle capre.
Cornet (Monte): nome locale provenzale Cournét, diminutivo di corna, che deve il nome alla forma della cima.

Escursione effettuata il 17 Febbraio 2022
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Dario, Franco G, Frank e José
Località di partenza: Fraz, Sant'Anna di Roccabruna 1255m – Valle Maira (CN)
Punto più elevato raggiunto: Monte Cornet 1944m
Dislivello cumulato in ascesa: 914m
Sviluppo complessivo del percorso: 15,2 km
Tempo in movimento: 5h 00'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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Commenti
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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 22/2/2022 1:40  Aggiornato: 22/2/2022 1:40
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 666
 Re: Anello del Rocceré e del Cornet, da Sant'Anna di...
Descrizione del percorso, Fotovideocronaca, Tracciato GPS, Elaborazione grafica e coordinamento redazionale a cura di Adriano
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