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Escursionismo : Anello del sentiero di Gioele e Monte Albrage
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 03/08/21 16:34
Notizia riferita al: 29/07/21
Letture: 927

Il “Sentiero di Gioele”, recentemente inaugurato il 4 luglio di quest'anno, intitolato alla memoria di Dutto Gioele, giovane appassionato alpinista scomparso qualche anno fa, travolto da una slavina durante la discesa lungo la parete Nord del Monviso, si snoda lungo un percorso selvaggio e particolarmente suggestivo dell'Alta Valle Maira, su una distanza di circa 12 km ed un dislivello in salita di oltre 1100 metri.
E' lungo questo itinerario che la Compagnia dell'Anello decide di cimentarsi questa settimana, favorita da un giovedì clamorosamente limpido e soleggiato, ideale per godere appieno degli eccezionali panorami che cammin facendo si presenteranno al nostro sguardo.
Decidiamo di iniziare la scarpinata dalla massima altitudine raggiungibile dai mezzi motorizzati, esattamente da uno slargo della sterrata proveniente da Chiappera di Acceglio, ove parcheggiamo, a qualche decina di metri dalle Grange Collet, quota m 2000 circa s.l.m..
Dopo pochi passi si giunge ad un trivio ove sono state collocate una miriade di paline segnaletiche (meglio abbondare che deficere) indicanti i possibili percorsi escursionistici: tralasciando sulla sinistra gli itinerari per il Colle Maurin ed il Colle Bellino, ci dirigiamo decisamente verso destra in direzione del Colle Greguri, assieme alla cui segnalazione è stata aggiunta quella del sentiero di Gioele.
Attraversato per mezzo di un ponticello in legno il modesto rio discendente dall'ampio Vallone di Maurin il sentiero, inizialmente semipianeggiante, superate le Grange Nicolina, decisamente ora si inerpica lungo le falde occidentali del Monte Eighier, fino a scollinare nei pressi del già menzionato Colle Greguri m 2319, ove alcune cordate stanno armeggiando con le attrezzature da arrampicata per dare l'attacco alle severe pareti della Rocca Castello; augurando a tutti una buona riuscita dell'impresa, riprendiamo la nostra escursione, decisamente più facile e rilassante.
Il sentiero si dirige ora verso NE e, transitando immediatamente sotto la cresta del M. Eighier, attraversa un poco evidente valico denominato “la Colletta” m 2586, quindi con un ultimo lungo traverso direzione Est, raggiunge il Colle di Rui m 2708, importante valico che mette in comunicazione il Vallone di Maurin con il Vallone del Mollasco. Verso destra si erge la snella piramide del Monte Cervet, ma noi ci incamminiamo all'opposto, risalendo la ripida cresta della Costa Fissela, con percorso che diventa più aereo ed impegnativo.
Dopo una breve sosta presso il piccolo cumulo di pietre innalzato nel punto più alto – m 2900 - della predetta Costa Fissela, dopo una breve discesa con un paio di passi di I, invece di risalire la poco invitante cresta Sud del Monte Freide, inconsciamente (o volutamente) percorriamo il facile sentiero transitante sotto le ripide pendici orientali del predetto monte, per poi innalzarci appena possibile e, riagganciando il sentiero di Gioele, raggiungerne la striminzita doppia cima posta ad una quota di m 2967.
Scendendo ora la cresta Nord si transita attraverso il Passo del Lauset m 2889 e, dopo aver costeggiato le rovine de il Baraccone, aggirata la quota m 2902, giungiamo al Colle della Val Fissela m 2974; da qui in avanti il sentiero letteralmente “precipita” lungo il ripidissimo e franoso Vallone di Marin, combale incassato tra i rocciosi versanti occidentali dei Monti Freide e Albrage.
Considerato però che ancora un residuato di energia permane nelle nostre gambe, decidiamo all'unanimità di fare un ultimo sforzo per salire alla cima del Monte Albrage m 2999, ove finalmente ci concediamo una lunga sosta (comprensiva del pranzo) che, tra l'altro, ci consente di ammirare l'impagabile successione di creste e vette – Chersogno, Pelvo d'Elva, Tete de l'Homme, Aiguille e Brec de Chambeyron, Sautron, Rocca Bianca, Oronaye – per citare le più evidenti e conosciute!
Il ritorno si sviluppa lungo il già menzionato percorso “spaccagambe” discendente dal Colle della Val Fissela, comunque ottimamente tracciato e segnalato dai volontari amici di Gioele - dell’associazione «La libertà oltre la breccia», nata in memoria del ragazzo con l’obiettivo di trasmettere ai giovani la passione per la montagna - ai quali vanno i più lodevoli e sinceri complimenti e ringraziamenti per aver ideato e costruito questo bellissimo itinerario ad anello.
Note di toponomastica:
Chiappera (fraz. di Acceglio): localmente Ruà la Quiapiero o Chiapiero: per Chiappera (l'antica Claperia) sono valide le considerazioni espresse per Chiapous 'territorio pietroso, tra le rocce';
Maurin (Colle del): localmente Col de Maourin; il Maurin (marcata l'assonanza con Maira 'sorgente di fiume', della cui valle delimita il confine superiore) condivide però, dal latino Maurus, il significato di Maura e di Maurel 'territorio cosparso di detriti rocciosi brunastri';
Greguri (Colle): è nome di persona 'Gregori, Gregorio';
Eighier (Monte): localmente Mont Neiglier: Eighier (provenzale Eigliero) è interpretabile in 'territorio abitato da uccelli rapaci, aquile'. La denominazione locale Neiglier pare invece derivare dal 'colore scuro delle rocce';
Cervet (Colle): localmente Munt Ciarvet: Cervet, dal provenzale Cerviè, ricorda la presenza di 'cervidi', un tempo presenti sui rinomati pascoli alla base della montagna;
Rui (Colle): localmente Col Roui: il toponimo Rui, potrebbe risultare la forma abbreviata di ruina 'pietrame rotto'. Tuttavia non si esclude anche un riferimento alla colorazione 'rossastra' del terreno;
Fissela (Valle di, Colle della): localmente Costo Fiscello: come Fiscelle, dal provenzale fiscello 'graticcio usato dai pastori', metaforicamente si pone in relazione all'aspetto che presenta la bastionata rocciosa incisa da una serie di ripidi colatoi;
Freide (Monte): condivide l'etimologia di Freid, in piemontese 'freddo', estende qui il significato di luogo esposto ai 'venti freddi';
Albrage (Monte): localmente l'Aubrage: la denominazione locale Aubrage, che in provenzale significa 'boschetto', fa pensare (fenomeno di risalita di un toponimo) a gruppi di alberi tra le rocce.
Escursione effettuata il 29 luglio 2021
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Angelo, Antonio, Franco G e Frank
Località di partenza: Grange Collet 2000m
Punto più elevato raggiunto: Monte Albrage 2999m
Dislivello cumulato in ascesa: 1169m
Sviluppo complessivo del percorso: 12,2 km
Tempo in movimento: 5 h
Difficoltà: EE+ (vedi gradi di difficoltà)
fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
trailer


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 3/8/2021 19:44  Aggiornato: 3/8/2021 19:44
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 670
 Re: Anello del sentiero di Gioele e Monte Albrage
Descrizione del percorso: Antonio
Fotocronaca: Adriano, Angelo e Antonio
Tracciato GPS, elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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