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Escursionismo : Un giro sull'altra sponda (del torrente Gesso)
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 20/11/20 21:27
Notizia riferita al: 19/10/20
Letture: 1022

In periodo ante-lockdown - in alternativa al solito frequentatissimo giro sulla pista ciclopedonale del Parco fluviale Gesso e Stura, che dalla piscina comunale di Cuneo sale verso Borgo San Dalmazzo - abbiamo voluto provare un percorso ad anello sulla riva bovesana del Gesso, tra Mellana e Fontanelle, sui sentieri Rive Verdi e del torrente Gesso.
Si tratta di una bella passeggiata di circa due ore sul territorio spondale alla destra orografica del torrente Gesso (territorio ancora incomprensibilmente fuori dai confini del Parco fluviale), effettuabile da tutti, bambini compresi, in qualunque periodo dell'anno, se c'è neve con le ciastre. Il percorso completo, di poco più di 8 chilometri, è effettuabile anche in mountain-bike.
L'occasione è stata anche utile per rendersi conto della situazione post alluvione del 2-3 Ottobre su questa parte del Gesso e difatti abbiamo potuto constatare come un tratto di sentiero, a monte di strada Albertasse, sia stato completamente distrutto.
Con la pedancola agibile, o con il torrente in secca, si può partire dal santuario di Madonna degli Angeli ed arrivare a Mellana, punto di inizio del tracciato ad anello.
Noi abbiamo raggiunto la frazione bovesana in auto parcheggiando nel capiente piazzale all'inizio del paese ed abbiamo iniziato la nostra camminata sulla strada in direzione di Boves transitando presso il Santuario della Madonna della Medaglia Miracolosa ed incontrando, dopo 500 metri, sulla destra, la palina indicante l'inizio del sentiero L37 per Fontanelle.
Tale sentiero, molto bello e fiancheggiato da castagni e altre latifoglie, conosciuto col nome di via Rive Verdi o delle Ripe, punta in direzione Sud-Ovest e giunge dopo poco meno di un chilometro a Tetto Giuta, località caratterizzata da un bel pilone dedicato alla Sacra Famiglia e da una piccola ruota ad acqua fatta girare dalla corrente di un piccolo canale e destinata probabilmente alla produzione di energia per l'adiacente fabbricato.
Dal pilone proseguiamo sulla destra su via Albertasse trovando subito dopo, sulla sinistra, l'indicazione di via Rive Verdi, da qui in avanti bella stradina campestre che dopo un primo tratto in macchia boschiva, si apre con panorama spaziante sulla skyline di Cuneo alta e sulle montagne della Val Vermenagna e della Bisalta.
Arriviamo così, dopo un chilometro e mezzo su questa sterrata, a Fontanelle dove è d'obbligo una pausa caffè e una sosta per ammirare l'imponente Santuario Regina Pacis.
Per non farci mancare il fatidico anello, il ritorno lo facciamo imboccando, nei pressi di Tetto Grosso, Via del Gesso, stradina asfaltata che scende gradualmente in direzione del letto del Gesso terminando all'ingresso dell'area ecologica del comune di Boves.
Immediatamente alla destra diparte il sentiero del Gesso che però ha il primo tratto inagibile in quanto eroso dalla piena di inizio ottobre.
Bisogna quindi procedere sulla destra su un viottolo che porta nei campi e, più avanti, poco prima della linea dell'alta tensione si può intercettare sulla sinistra il sentiero che qui ritorna agibile dando la possibilità di verificare quanto la potenza dell'acqua abbia sconvolto e modificato il territorio circostante.
Proseguiamo pertanto sul ritrovato sentiero che più avanti interseca via Albertasse, la strada che serve il Centro sperimentale orticolo facente capo all'ente regionale Agrion, e, salutato un simpatico cavallo morello intento a pascolare, iniziamo a costeggiare l'area del Golf Club Boves.
Qui la piena del torrente, in alcuni punti, è esondata nel bel prato all'inglese di alcune delle 18 buche del campo da golf, ma, all'apparenza, senza creare seri danni.
Il sentiero segue tutto il lato occidentale e la testata Nord del Golf Club innestandosi alfine sulla strada del Guado di Mellana, tramite la quale raggiungiamo la frazione chiudendo il piacevole anello della nostra passeggiata. Da provare appena le restrizioni per il coronavirus lo consentiranno!
Note toponomastiche, storiche e curiosità
Mellana (fraz. Di Boves): la Mellana prese il nome dai Conti Mellano che qui possedevano una tenuta di 73 giornate piemontesi e alcuni fabbricati con una piccola cappella.
Santuario della Madonna della Medaglia Miracolosa (o Vergine dei Raggi): questo santuario, sede parrocchiale di Mellana, è stato eretto nei primi anni del secolo scorso per volontà del parroco del tempo, Don Giorgio Garavagno, e con la generosità dei Conti Lovera (subentrati ereditariamente ai Conti Mellano). Il nome di questo edificio religioso si fa risalire ad un evento del 1830 in Francia, quando una suora dell’ordine delle Figlie della Carità (Santa Caterina Labouré) ebbe un’apparizione della Madonna dalle cui mani si irradiavano fasci di luce; le comparve poi la lettera M sormontata da una croce e incorniciata da 12 stelle. La Madonna chiese a suor Caterina di far coniare una medaglia su questo modello promettendo grandi grazie per coloro che l’avessero indossata.
Fontanelle (fraz. Di Boves): l'idronimo è in riferimento alla ricchezza di sorgenti della zona. È la località più turistica di Boves in quanto meta religiosa, per i fedeli che vengono in gita o in pellegrinaggio al Santuario della “Regina della Pace”. Nel medioevo questo territorio, conosciuto col nome di Brusaporcello, era un'entità separata da Boves, con un castello e propri signori. Intorno al 1198, gli abitanti di Brusaporcello, insieme ad altri abitanti dei comuni limitrofi, contribuirono alla fondazione della città di Cuneo. Verso la fine del XIV secolo subì la distruzione ad opera degli Armagnacchi stanziati sul colle San Maurizio a Cervasca. Nel 1887 a Fontanelle transitava il primo treno, percorrendo il tratto Cuneo-Robilante della futura Cuneo-Nizza.
Santuario Regina Pacis di Fontanelle: questo sacro edificio è piuttosto recente, è sorto infatti nel 1928 quasi prodigiosamente tra mille difficoltà, ed il successo è dovuto alla straordinaria fede e all’incrollabile volontà del primo parroco di Fontanelle, l’arciprete Don Agostino Pellegrino. Il Santuario si presenta come un’opera di stile composito, in parte barocco ed in parte rinascimentale. Un bel colpo d’occhio si ha dall’antistante Corso Giovanni XXIII, verso l’elegante facciata con le due torrette campanarie, dietro cui si elevano in armoniosa simmetria la superba cupola e la Bisalta che fa da sfondo sull’orizzonte.
Escursione effettuata il 19 Ottobre 2020
Compagnia dell'Anello composta per l'occasione da Adriano, Angelo, Franco e Josè, con la gradita partecipazione di Barbara, Giovanna e Maria Teresa
Località di partenza: Mellana di Boves
Sviluppo complessivo del percorso: 8,6 km
Dislivello: 70m
Tempo in movimento: 2h 15'
Difficoltà: T (vedi scala difficoltà)
fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
trailer


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