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Come eravamo : Pointe de Cerces: "Je vaux ce que je veux." (maggio 2000)
Autore: vecchiomio (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 02/10/20 17:24
Notizia riferita al: 02/10/20
Letture: 737
Come eravamo


In cima alla Pointe de Cerces c’è una bella croce di ferro battuto in cui è inserito un ovale in marmo bianco con incisa in caratteri gotici una scritta morale: “Je vaux ce que je veux” che significa, per i non francofoni, “valgo ciò che voglio”. E’ un’affermazione molto laica più che religiosa, un gioco di parole che mi pare debba essere letto come elogio dell’essere umano, del suo libero arbitrio e della volontà che gli consente di raggiungere le mete prefissate, importanti o meno importanti, magari modeste come questa cima calcarea ora innevata. E’ anche uno sprone alla tua autostima, un modo per dirti: “ Bravo, vedi che se vuoi ce la fai!”. E in effetti se siamo saliti fin qui lo abbiamo fatto nonostante i cento piccoli ostacoli e catenelle che volevano impedircelo, nonostante la fatica e il tempo richiesti e siamo arrivati proprio su questa cima, invece che altrove. Mah! ? sarà proprio questo il significato? Si potrebbe spiegare meglio? La volontà a che fare col desiderio? Da dove nascono i desideri? Da qualche mancanza? Bisognerebbe chiederlo a Recalcati, che di queste cose se ne intende, mi chiarirebbe subito le idee, però non è qui, mannaggia! e non lo conosco per nulla, quindi mi tengo la mia interpretazione poco analitica da incompetente. Non so neppure se sia un motto di qualche personaggio noto o un detto popolare, uno di quegli enunciati decantati attraverso la vita delle mille generazioni che ti hanno preceduto ma che non ti servono a un tubo se non sperimenti sulla tua pelle, al massimo per constatare, ma solo dopo, che avevano ragione. Provo anche a pronunciare la frase ad alta voce, ma non mi riesce molto bene, con il mio francese delle scuole medie stento a dire di seguito “eu” di veux e “au” di vaux , quelle vocali non mi sono più famigliari, mi pare uno scioglilingua. Ancora uno sguardo al panorama lattiginoso delle guglie calcaree intorno, poi torno indietro percorrendo a piedi il breve tratto della cresta per riprendere gli sci dove li ho lasciati e quel “post” di pietra che non mi riesce di dire bene mi gira sempre in testa.

Pointe de Cerces in sci, dagli Chalets de Laval (Nevache). 13 maggio 2000
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Autore Commento
muntagna
Inviato: 12/10/2020 13:03  Aggiornato: 12/10/2020 13:06
Guru
Iscritto: 27/10/2007
Da: Borgaro
Inviati: 2249
 Re: Pointe de Cerces: "Je vaux ce que je veux."...
Purtroppo nell'agosto del 2016 la targa era già rotta in parte.

Volevo mettere il collegamento alla sola foto, ma non mi sembra possibile, per cui vi è l'intero album di foto.


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