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Escursionismo : Un anello per la Punta della Gran Miol dalla valle Argentera
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 07/08/20 11:56
Notizia riferita al: 06/08/20
Letture: 619

Un anello per la Punta Gran Miol dalla valle Argentera

Località di partenza: Piano della Milizia mt. 2104
Dislivello: 900 mt.
Tempo di salita: 3 ore c.ca
Tempo di discesa: 2 ore c.ca
Difficoltà: EE
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 2 Alta valle Susa – Alta Val Chisone Fraternali Editore

La valle Argentera dove nasce il torrente Ripa che unendosi a Oulx con la Dora di Bardonecchia forma la Dora Riparia, verso le sorgenti si sdoppia dando vita da una parte alla valle Lunga, dall’altra alla valle del Gran Miol.
L’ampia valle della Gran Miol è coronata da una serie di colli e cime: alcune facilmente accessibili come il Gran Queyron e la Cima Frappier, altre un tantino impegnative da raggiungere come la cima Roudel e la Punta della Gran Miol meta di questo itinerario.
Percorsa per intero tutta l’incantevole valle Argentera, giunti al fondo dove si sdoppia si prende a destra il ripido stradello che più sopra raggiunge il Piano della Milizia dove si prosegue sino al suo termine, ovvero la bergeria della Gran Miol con gli ameni pendii che ancora nascondono la cima.
Una traccia avente origini militari dall’alpeggio prosegue verso un superiore lago. Quando si giunge alle alte conche pascolative si punta diritti verso l’evidente Punta del Gran Miol che si raggiunge percorrendo gli estesi sfasciumi che nella parte terminale si fanno sempre più ripidi al punto di dire che la cima è riservata ad escursionisti con una certa esperienza. Per sviluppare un piccolo anello si può tornare a valle passando per il lago e da questo scendendo liberamente gli aperti pendii ritornare alla bergeria della Gran Miol.
Da questa vetta, dove all’opposto il pendio precipita verso la valle Lunga, la vista s’apre ampissima sulle due valli e sulle cime che le coronano distinguendosi nettamente all’orizzonte i primi rilievi che s’elevano dalla pianura come i monti Pietraborga, S. Giorgio e Tre Denti.

Percorsa per intero tutta la valle di Susa, giunti a Oulx si prosegue per Cesana e poi per Bousson rimanendo la strada parallela al torrente Ripa sino all’abitato si Sauze di Cesana dove si continua ancora per un tratto sino al segnalato bivio per la valle Argentera. Scesi al ponte Terribile, pagato il pedaggio, un polveroso stradello s’inoltra verso monte raggiungendo più sopra l’incantevole, ampio pianoro, uno dei più estesi delle alpi occidentali, che lungamente tutto si percorre sino al fondo dove la valle si sdoppia dando vita sulla sinistra alla valle Lunga, sulla destra alla valle della Gran Miol. Al parcheggio Montenero, predisposto nei pressi, si può lasciare l’auto. Si può continuare ancora per un tratto, sino al Piano della Milizia, ma è necessario avere un’auto 4x4 per i ripidi tratti che s’incontrano salendo. All’ampia, aperta radura, dove la fondo emergono ruderi del ricovero Gravier, è meglio lasciare l’auto, anche se lo stradello che prosegue verso la bergeria della Gran Miol è percorribile da un mezzo fuoristrada.
Al Piano della Milizia, attraversato il torrente, si prende lo stradello che inoltrandosi verso monte tutto si percorre raggiungendo più sopra l’alpeggio circondato da ameni pendii pascolativi. La bergeria è dominata all’opposto dall’incombente mole della Punta Ramiere, mentre più sotto s’evidenzia la sella del col Mayt con l’ex casermetta oggi predisposta a ricovero. Sul retro della costruzione dell’alpeggio parte la traccia che più sopra terminerà al lago innominato. Avente certamente un’origine militare, scavata all’inizio confondendosi con le tracce lasciate dagli animali al pascolo, come si eleva diventa più evidente risalendo con gradualità, con ampie svolte e traversi, gli aperti pendii pascolativi a monte dell’alpeggio raggiungendo più sopra le estese conche, costellate da erbosi mammelloni, dominate dalla Punta della Gran Miol verso la quale ci si dirige liberamente non essendoci alcuna traccia di sentiero e nessun specifico riferimento come ometti o quant’altro.
A prima vista si direbbe che così salendo questa cima è inaccessibile. Superati i pendii erbosi che contraddistinguono la prima parte della salita, a questi seguono le rocce rotte e sfasciumi della parte mediana e terminale. Si può scegliere di stare tutto sulla destra percorrendo le più facili placche rocciose un tantino esposte, oppure risalire al centro, meglio un tantino a sinistra gli sfasciumi che nella parte alta si fanno sempre più ripidi e instabili rendendo impegnativa e faticosa l’ascesa. Usando esperienza e buon senso, cercando salendo la via migliore, si giunge infine all’ometto di vetta della Punta del Gran Miol mt. 2995. Nascosto tra le rocce il quaderno di vetta evidenzia come questa cima sia poco frequentata dagli escursionisti raggiunta che l’hanno mediamente un paio di volte l’anno. Da questa vetta, dove all’opposto il pendio precipita sulla valle Lunga, vista ampissima sulle due valli e sulle numerose cime e colli che la coronano perdendosi la vista sino ai primi rilievi che emergono dalla pianura.
3 ore c.ca dalla bergeria della Gran Miol.
Per sviluppare un piccolo anello si può scegliere di tornare alla bergeria della Gran Miol passando per i lago già visibile dalla cima del monte. Si perviene a questo modesto ma incantevole specchio d’acqua scegliendo liberamente la via che lo raggiunge superando scendendo i numerosi dossi e i valloncelli che contraddistinguono la grande conca sommitale tutta percorsa da rigagnoli. Dal lago una debole traccia si porta in direzione del passo della Longia che permette di scendere a Prali. Evitando lo stradello percorso salendo dall’alpeggio, senza alcuna difficoltà dal lago si può scendere utilizzando liberamente uno dei numerosi valloncelli pullulanti di bovini al pascolo che riportano alla bergeria, una delle tante che producono il famoso Plaisentif, il formaggio alle viole, tome e altre prodotti caseari. Chiuso l’anello si ripercorre l’interminabile polveroso stradello d’accesso all’alpeggio raggiungendo al fondo il parcheggio al Piano della Milizia.
2 ore c.ca dalla Punta della Gran Miol.

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