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Varie : Lessico alpino 5.
Autore: vecchiomio (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 26/03/20 16:15
Notizia riferita al: 26/03/20
Letture: 862

Curva
Anche un bambino sa cos’è una curva: trattasi semplicemente di un cambio di direzione. E infatti tutti quanti da bambini ci siamo divertiti a curvare sul triciclo e sulla bici, o a tirare le bilie nelle piste di sabbia con grandi curve…probabilmente le ultime generazioni avranno più dimestichezza con le curve della playstation e i videogiochi. Le cose però sono quasi sempre più complesse di come sembrano a prima vista. Ad es. restando nell’ambito dello sci ci sono le curve a spazzaneve, lo stem, la curva pattinata, quella carvata, quella condotta e infine la curva “saltata”, sconosciuta ai pistaioli che devono stare sempre- per motivi di efficienza ed estetica- con gli sci incollati alla neve. La curva saltata si utilizza quando il pendio è molto ripido. In tal caso la curva non serve per cambiare direzione ma piuttosto per rallentare la velocità. Qualcuno ha provato a non fare curve nei canaloni, ma non ne è uscito bene. E poi se non si curva non ci si diverte gran che… per cui dopo un breve tratto rettilineo si sente la necessità di curvare a sinistra e a destra in successione: a questo fenomeno, che può in alcuni soggetti portare alla dipendenza, non si riesce a dare una spiegazione razionale. Spesso, dopo l’ebbrezza di una bella serie di curve e controcurve ci si volta a guardarne la traccia rimasta impressa sulla neve con malcelata ammirazione. Quella traccia ha in effetti qualcosa di affascinante nella sua simmetria essenziale, sembra il segno di congiunzione tra la forza di gravità e l’attrito ed è anche l’impronta di un tempo passato che continua nel presente in cui siamo scesi e impercettibilmente invecchiati.
Tra le centinaia di fotografie di curve scattate nella mia vita c’è anche questa, che ritrae la curva saltata eseguita da Franco G. mentre scende dal colletto m. 3.337. nel canale della Becca di Gay, in un anno lontano, il 1985 e lo coglie sospeso nell’aria: anche nella vita, pochi anni dopo, ha curvato e non è più voluto atterrare.


Toglifenolo
Lo ammetto, il “toglifenolo” non è uno degli oggetti più necessari inventati dall’uomo. E infatti ci saranno 9.999 persone su 10.000 che non ne hanno mai sentito parlare. D’altra parte esistono un sacco di utensili sconosciuti ai più, o oggetti e termini specifici dimenticati, spariti nel gorgo del tempo, come ad es. lo slavone, il vallarolo, il bertovello, la gora, il paradello, il lunario, il baiocco, la barena,la gorga, il lazzo, la cuticagna, il fondaco,il marangone , la molenda, il palmento, la correggia, solo per rimanere nell’ambito dei mulini ad acqua, quelli che venivano fatti funzionare dai vecchi mugnai e che sono ben raccontati nel romanzo desueto “Il mulino sul Po”. Me ne sono fatto spedire uno - di toglifenolo, non di Mulino sul Po -da Amazon qualche giorno fa, perché ogni tanto, di questi tempi, è bene spegnere la TV. Anche uno scacciapensieri forse andava bene per staccare un po’ dai pensieri cupi che aleggiano in casa, però lo scacciapensieri non va bene per rifare le lamine agli sci. Con un toglifenolo si possono passare anche un paio d’ore senza pensare ad altro: prima di tutto si studia per bene l’utensile, se uno non l’ha mai visto prima, per capire come si regola, infatti ci sono ben tre viti micrometriche che consentono di spostare il tagliente di qualche decimo di millimetro sui due assi ortogonali. Poi si blocca lo sci con la/le morse da banco, quindi si passa alla delicata operazione manuale, richiedente decisione, delicatezza, maestria…tutte qualità che quasi tutti abbiamo ormai perso, essendo solo più capaci di spostare il dito indice sullo schermo del cellulare. Non è proprio come fare un’operazione chirurgica, ma vedere il truciolo sottilissimo di plastica colorata che si stacca dal fianco del tuo adorato sci, mette una certa emozione, emozione da antico artigiano, oggigiorno preclusa ai più. Il toglifenolo- ormai s’è capito- è una specie di pialla/raschietto utilizzata dagli skimen, assolutamente necessario prima di passare la lima sul fianco dello sci. Infatti è dal lato della lamina perpendicolare alla soletta che si deve dare l’angolo voluto (87, 88, 89 gradi di norma, e qui si potrebbe aprire un capitolo, ma non è la sede). Se però non hai il toglifenolo, caro mio, la lima non può lavorare con l’inclinazione prescelta perché striscia e si intasa sul fenolo, quello strato di plastica colorata in cui è affogata la lamina. Dopo la lima dolce si passano le lime diamantate (misteriose: ci sarà veramente polvere di diamante?) per la rifinitura, sempre con l’apposito strumento ad angolo… e voilà: non resta che aspettare che il Coronavirus sparisca e che torni la neve sulle montagne per vedere se abbiamo lavorato bene.
P.S. Il toglifenolo si usa una volta sola o al massimo due nella vita di uno sci, quindi evitate di acquistarlo, andate dal solito skiman di fiducia, oppure ve lo posso prestare io, a meno che la reclusione da Coronavirus non duri molti mesi.

Scialpinista anziano
Lui - lo sci alpinista anziano- non si arrende: nonostante il mal di schiena e il tunnel carpale, nonostante la pastiglia per il cuore e quella per la pressione, nonostante si debba fermare almeno ogni ora perché la prostata ha le sue esigenze, nonostante il menisco destro parli direttamente con la rotula, nonostante le due operazioni di ernia, a destra e a sinistra (meno male che in genere al centro non viene), nonostante non riesca più a leggere il GPS e l’orologio senza occhiali perché quelli che li progettano e disegnano devono essere tutti ragazzini con visus 12/10, ecco nonostante questo ed altro, lo sci alpinista anziano non demorde e continua ad andare a fare gite. Si alza presto al mattino (ma questo è il meno, perché tanto soffre di insonnia, ad ogni ora anticipa le campane e alle 5 è gia sveglissimo) mette i pantaloni tecnici verde smeraldo, la maglietta termica color amaranto e le calze a compressione variabile…in questa fase della vestizione ha l’impressione che i piedi si siano un po’ allontanati dalle mani, ma pazienza. Lo sci alpinista anziano di solito conosce tutti i posti in cui si reca, anche se alcuni di questi posti sono solo un vago ricordo. Lo sci alpinista anziano di solito parla poco o nulla durante la gita, perché deve risparmiare il fiato, ma ci sono alcuni soggetti che fanno eccezione e parlano di continuo: sono casi oggetto di studio medico. Lo sci alpinista anziano ha un cuore grande, non nel senso che è più buono delle altre persone, ma solo perché l’allenamento lo ha gonfiato come un pallone da calcio e batte di rado. Lo sci alpinista anziano non vede l’ora che la salita finisca e che si possa fermare a prender fiato sulla cima. Detesta quelli che ripartono per la discesa appena lui arriva. Non fa più discese ripide, non tanto- o non solo- perché ha perso in elasticità, forza e riflessi, ma perché pensa che se mai dovesse cadere e morire, al suo funerale la gente direbbe:” Che imbecille, alla sua età avrebbe fatto meglio a giocare a bocce!”. E’ anche diventato molto prudente: se ha scansato le valanghe fino a quel momento non c’è motivo per rimanerci adesso. Lo sciatore alpinista anziano spera che anche la discesa finisca presto e non vede l’ora di entrare nel bar a bere una birra. Lo sciatore anziano non è che non si rassegni ad invecchiare, né che abbia paura di morire: lui ha solo paura di smettere di andare in montagna.


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Autore Commento
popino
Inviato: 5/5/2020 19:08  Aggiornato: 5/5/2020 19:08
Matricola
Iscritto: 27/2/2013
Da: torino
Inviati: 6
 Re: Lessico alpino 5.
Che bella e divertente lettura. Complimenti.
Tutti i tuoi scritti mi sono piaciuti. Questo è decisamente di fascia alta, per eleganza e arguzia.

Autore Commento
vecchiomio
Inviato: 24/5/2020 16:13  Aggiornato: 24/5/2020 16:14
Guru
Iscritto: 30/10/2011
Da: Rosta (TO)
Inviati: 327
 Re: Lessico alpino 5.
grazie per lettura e commento, ciao

Autore Commento
wlafioca
Inviato: 4/4/2020 15:32  Aggiornato: 4/4/2020 15:32
Guru
Iscritto: 27/9/2006
Da: Pianezza
Inviati: 642
 Re: LESSICO ALPINO 5.
Bellissimo, bravo Giampi

Autore Commento
emilio
Inviato: 1/4/2020 16:38  Aggiornato: 1/4/2020 16:38
Guru
Iscritto: 25/7/2005
Da: Rivoli
Inviati: 324
 Re: LESSICO ALPINO 5.
DI-VER-TEN-TISSS-SSSI-MO!!!!!

Autore Commento
vecchiomio
Inviato: 24/5/2020 16:15  Aggiornato: 24/5/2020 16:15
Guru
Iscritto: 30/10/2011
Da: Rosta (TO)
Inviati: 327
 Re: LESSICO ALPINO 5.
grazie per lettura e commento, ciao

Autore Commento
muntagna
Inviato: 28/3/2020 12:22  Aggiornato: 28/3/2020 12:22
Guru
Iscritto: 27/10/2007
Da: Borgaro
Inviati: 2249
 Re: LESSICO ALPINO 5.
Sempre un piacere leggere i tuoi racconti.
Molto divertente quello dell'alpinista anziano.

Autore Commento
vecchiomio
Inviato: 24/5/2020 16:15  Aggiornato: 24/5/2020 16:15
Guru
Iscritto: 30/10/2011
Da: Rosta (TO)
Inviati: 327
 Re: LESSICO ALPINO 5.
grazie per lettura e commento, ciao
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