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Escursionismo : Un anello tra la Valle Stretta e la Valle della Clarée
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 28/09/19 16:12
Notizia riferita al: 27/09/19
Letture: 636

Un anello tra la valle Stretta e la valle della Clarée.

Località di partenza: Grange di Valle Stretta mt. 1765
Dislivello: Complessivamente mt. 1480
Tempo complessivo: 8 ore e 15 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1.25.000 n° 1 Alta valle Susa Fraternali Editore

Partendo dalle Grange di Valle Stretta, ora territorio francese, guadagnato il col du Vallon si scende percorrendo l’interminabile sentiero che porta a Névache nella valle della Clarée. Si torna poi alle Grange di Valle Stretta per l’incantevole sentiero che transitando per il vallone di Roubion sale al col di Thures.
Con questo anello, lungo ma non impegnativo, per buoni camminatori, pur non raggiungendo alcuna cima significativa si sconfina lungamente in territorio francese raggiungendo, al termine di un’interminabile discesa, Névache nell’incantevole valle della Clarée. Usciti dall’abitato, prima uno stradello, poi un ben mantenuto sentiero sale a svolte all’estesissimo pianoro terminante al col di Thures transitando nei pressi dell’omonimo laghetto.
Si attraversano luoghi di grande valore paesaggistico, propri di entrambe le valli, per sentieri sempre evidenti, ben segnati e ben segnalati come il sentiero che da Névache sale al col di Thures per il vallone di Roubion incontrando per via un Camino delle Fate.

Percorsa per intero la valle di Susa, giunti a Oulx si prosegue in direzione di Bardonecchia raggiungendo più avanti l’abitato di Melezet all’imbocco della valle Stretta. Sorpassato l’esteso pianoro di Pian del Colle, dominato dalla Guglia Rossa, una ben mantenuta strada si addentra lungamente all’interno della valle e rasentando la Parete dei Militi termina alle Grange di Valle Stretta dove è possibile parcheggiare prima dell’abitato.
Preso lo stradello che s’inoltra tra le case, superato più avanti Serre, ci si immette sullo strada di valle che lungamente si percorre sino al Pian della Fonderia incontrando per via la traccia per il lago Verde. Sul posto un’indicazione suggerisce come raggiungere il col du Vallon transitando nei pressi della Maison de Chamois. Preso lo stradello che a svolte sale un boscoso pendio, giunti nei pressi dell’edificio una successiva indicazione segnala la deviazione per il colle, segnalato a c.ca un’ora e mezza, e per Névache, staccandosi la traccia sulla sinistra di quella che prosegue per il monte Thabor. Sempre ben segnato di rosso e giallo sino all’abitato nella valle della Clarée, il sentiero sale da subito ripido uno spoglio pendio con svolte e traversi portandosi in quota in direzione del sottostante esteso pianoro del Pian del Desinare dove spiccano il Gran Adret, la cappella in vetta al Thabor, di fronte i dolomitici Sérù, alternando la traccia brevi tratti in piano ad altri dove sempre si sale. Così continuando si raggiunge una grande radura pascolativa dove al fondo spicca l’ampia sella del col du Vallon mt. 2645 che si raggiunge al termine di un percorso su rocce rotte, ghiaietto e sfasciumi che contraddistingue l’ultimo tratto che porta a questo colle che immette nella valle della Clarée.
2 ore e 45 minuti c.ca dalla Grange di Valle Stretta.
La valle che oltre si dipana, estesissima, presenta sulla sinistra pareti inaccessibili, che impedendo un rapido ritorno, obbligano a scendere giocoforza sino a fondo valle. Un sentiero discende, evidente, sempre bel segnato di giallorosso, da ometti e da paletti con gli anelli, e superando per via diverse modeste balze, per pendii votati al pascolo raggiunge, di molto più avanti, il piccolo edificio degli Chalets du Vallon, più sotto la cappella di Saint Michel, oltre la quale ancora lungamente si procede stando sempre su una traccia assai evidente. Proseguendo si scende sempre più verso il fondo praticando la ciottolosa traccia una serie di svolte su un pendio a tratti spoglio e assolato. Così continuando si termina infine sulla strada asfaltata di valle sulla quale si starà sino al raggiungimento dell’abitato di Névache stretto attorno alla caratteristica chiesa.
2 ore c.ca dal col du Vallon.
Fuori l’insediamento obbligatoriamente si percorre un tratto di strada deviando più avanti per la Sallé dove proseguendo sino alla Chapelle des Ames si perviene più avanti alle opportune indicazioni che suggeriscono come raggiungere il col di Thures e le Refuge Vallee Etroite passando per la Foret Domaniale de la Clarée. Poco più sopra si prende lo stradello sterrato che inoltrandosi verso monte si porta in progressione in direzione del vallone di Roubion raggiungendo più avanti il punto in cui una sbarra interdice l’accesso a mezzi motorizzati. Proseguendo nella gola dominata da pareti scoscese dove scorre un rigagnolo, si raggiunge al termine una grossa briglia sul rio e lo spiazzo dove sorge lo Chalet Forestier des Combes dove si prosegue sempre seguendo l’indicazione per il col di Thures su una traccia ora segnata in biancorosso. Il singolare sentiero che da qui parte, a prima vista ben tracciato e mantenuto, sale con ripetute svolte e traversi tali da assecondare la conformazione del pendio, la dorsale separante due vallette terminando più avanti su uno stradello sul quale si starà per poco sino al guado sul rio oltre il quale riprende il sentiero, sempre ampio e ben evidente, che da subito si inerpica nella pineta ancora con numerose svolte e traversi ascendenti incontrando per via un singolare “Camino delle Fate”. Proseguendo oltre allo stesso modo, su ambienti fortemente toccati dell’erosione, infine si esce all’estesissimo Vallon des Thures, un pianoro che interminabile lungamente si percorrerà in leggera ascesa incontrando per via prima il sentiero per il colle della Scala e Plampinet, poi gli Chalets des Thures che si sorpassano sempre in direzione della sommità del grande piano dominato dalla sovrastante Guglia Rossa. Nel punto più elevato, il col di Thures mt. 2194, sorge il lac Chavillon, o lago di Thures, spesso ridotto a pozza a stagione inoltrata, dove la visuale s’apre sui monti della valle Stretta, sui Sérù sulla sinistra e sui Re Magi di fronte.
2 ore e 30 minuti c.ca da Névache.
Subito si scende nella valletta chiusa dalla Punta Mulatera e dalla Testa Rotonda stando sempre su un ampio ben segnato sentiero che progressivamente si porta su un boscoso pendio. Come nella salita al col di Thures, allo stesso modo un’ampia e segnata traccia scende ora con ripetute svolte e traversi degradando in direzione delle sottostanti Grange di Valle Stretta che infine si raggiungono dopo aver attraversato il rio discendente nella Comba di Miglia. Oltre il rifugio Terzo Alpini, fuori le case, in breve si ritorna al parcheggio dove questo lungo anello si chiude.
1 ora c.ca dal col di Thures.

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