Scala delle difficoltà
SCI-ALPINISMO
VALUTAZIONE GLOBALE (Scala
"Blachère")
E quella tuttora utilizzata nella quasi totalità delle guide di itinerari.Questo sistema molto semplice consiste in tre abbreviazioni principali e una abbreviazione complementare. Permette di valutare nel suo insieme l'itinerario con riferimento alla capacità tecnica dello sciatore ed è naturalmente riferita a buone condizioni di neve.
- MS: Medio Sciatore. è in grado di curvare su pendenze medie inferiori a 25°. Teme il ripido e i passaggi stretti.
- BS: Buon Sciatore. Padronanza tecnica su terreno ripido fino a 40° e nei canali stretti.
- OS: Ottimo Sciatore. Ottima padronanza dello sci anche su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati.
Se nell'itinerario ci sono anche difficoltà di carattere
alpinistico per le quali lo sciatore deve conoscere l’utilizzo della corda,
della piccozza o dei ramponi (es. attraversamento di ghiacciai crepacciati,
tratti di arrampicata, pendii ripidi, lunghezza dell’itinerario, cornici,
etc.). Si aggiunge la caratteristica
· MSA: Medio Sciatore Alpinista.
· BSA: Buon Sciatore Alpinista.
· OSA: Ottimo Sciatore Alpinista.
VALUTAZIONE PUNTUALE (Scala
"Traynard")
Questa valutazione specifica,
complementare alla valutazione globale, esamina la difficoltà del passaggio più
delicato della discesa con gli sci. È principalmente legata alla pendenza, ma
tiene conto anche dell'esposizione. I suoi vari gradi sono:
- S1: itinerario facile
che non richiede tecnica particolare per muoversi con sicurezza, strada
forestale ad esempio.
- S2: Pendenze
abbastanza alte, anche un po' ripide (25°), o itinerari vallosi.
- S3: Inclinazione
delle pendenze fino a 35° (le più ripide piste nere delle stazioni
sciistiche, di neve dura). L'ascensione su qualsiasi tipo di neve si
pratica senza difficoltà tecniche.
- S4: Inclinazione
delle pendenze fino a 45° se l'esposizione non è troppo forte; a partire
da 30° e fino a 40° se l'esposizione è forte o il passaggio stretto.
Risulta qui indispensabile una tecnica sciistica molto buona.
- S5: Inclinazioni da
45 a 50° o anche maggiori se l'esposizione è debole. A partire da 40° se
l'esposizione è forte. Oltre ad una tecnica perfetta, diventa importante
anche un equilibrio psicologico.
- S6: Al di là di 50°
se l'esposizione è forte, cosa che avviene nella maggior parte dei casi.
Altrimenti a partire da 55° per brevi passaggi poco esposti.
- S7: passaggi a 60° o più,
o salto di ostacoli in terreno molto ripido o esposto.
VALUTAZIONE APERTA (Scala "Volo" o “Toponeige”)
Questa valutazione, inventata da Volodia Shashahani, si basa
principalmente su tre parametri:
·
La difficoltà della parte sciistica derivante dall’inclinazione
del pendio e della lunghezza
·
L’esposizione del pendio
·
La difficoltà della salita (vedere scala difficoltà
alpinistica)
La valutazione della difficoltà di discesa è suddivisa in 5
livelli. I primi tre livelli sono a loro volta suddivisi in 3 sottolivelli ed
esprimono le difficoltà dello scialpinismo classico.
Il quarto livello identifica lo sci ripido classico, ed è
anch’esso suddiviso in tre sottolivelli.
Il quinto livello rappresenta lo sci estremo e i suoi
sottolivelli non hanno limiti.
I livelli di valutazione tecnica sono:
·
Livello 1 (1.1, 1.2, 1.3): pendii molto
semplici e larghi con passaggi mai superiori a 30°. Dislivello totale inferiore
a 800m ed esposizione nulla
·
Livello 2 (2.1, 2.2, 2.3): pendii senza
difficoltà tecniche e nessun passaggio raggiunge i 35°. Dislivello ed esposizione
possono diventare significativi.
·
Livello 3 (3.1, 3.2, 3.3): sono presenti
passaggi tecnici e pendii fino a 35° anche molto lunghi, con eventuali brevi
tratti a 40-45°
·
Livello 4 (4.1, 4.2, 4.3): è lo sci di
canale o sci ripido classico. Pendii a 40° molto lunghi con brevi passaggi fino
a 50°
·
Livello 5 (5.1, 5.2, 5.3, 5.4, ….): pendii
a partire da 45° molto lunghi con passaggi ad almeno 50°
La scala di valutazione dell’esposizione si suddivide in 4
livelli:
·
E1: non presenta grossi ostacoli,
pendio uniforme e ben raccordato
·
E2: la linea di discesa presenta una
piccola barra rocciosa che, saltata, non comporta rischio di urto violento
·
E3: rischio certo di saltare una
barra rocciosa o sbattere violentemente contro roccia o ghiaccio. Mai cadere!
·
E4: presenza di barre rocciose o
ghiacciate molto alte o multiple, terminali alte e aperte. Mai cadere!
Fonte ufficiale CAI